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MGWCMX 2025: Ultimate Universe: the end, ma non tutto finirà…

Alla MGWCMX 2025 abbiamo partecipato a uno dei panel più importanti per i fan Marvel: Ultimate Universe: the end. Protagonisti sul palco CB Cebulski, editor in chief Marvel, e Peach Momoko, l’autrice dietro il rivoluzionario Ultimate X-Men

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Quando è arrivato il ‘nuovo’ Ultimate Universe c’era molta curiosità sul progetto e un pensiero unanime: ma sarà lo stesso Universo che ha lanciato Miles Morales o sarà un inedito mondo alternativo?

Quando è circolato il nome di Jonathan Hickman, ci si è resi conto che sarebbe stato un qualcosa di decisamente differente: molto più cerebrale e adulto, rispetto a quanto visto nei primi anni 2000 e con proposte editoriali sorprendenti e, soprattutto, originali.

Uno Spider-Man trentacinquenne e padre, degli X-Men che pongono sempre al centro delle vicende la diversità, ma che sono liceali giapponesi con super-poteri, una squadra di Ultimates molto differente da quella di Mark Millar. Le serie su Black Panther e Wolverine, sono quelle più ‘convenzionali’, ma non per questo prive di storie intriganti e mature. Insomma: l’operazione Ultimate Universe è stato un vero successo per Marvel.

A distanza di due anni, però, l’Universo Ultimate è pronto a salutarci. Inaspettatamente anche CB Cebulski ha confermato e ufficializzato:

«l’Universo Ultimate finisce con Endgame»

la saga che segnerà il ritorno del Creatore/Reed Richards e che porterà allo scontro del villain con gli eroi di questo universo.

Durante la Milan Games Week & Cartoomics 2025, si è parlato molto di passato, presente e futuro dell’Ultimate Universe insieme a CB Cebulski, editor in chief della Marvel, e Peach Momoko, autrice di Ultimate X-Men, durante il panel Ultimate Universe: the end, moderato da Nicola Peruzzi, coordinatore editoriale dei comics di Panini, e Emanuele Emma.

Nella giornata di sabato all’Hero Stage, ancora una volta Marvel è stata protagonista. Ecco come è andata.

Il nuovo Ultimate Spider-Man nasce in Italia

Pronti, via CB Cebulski si presenta con un aneddoto che ha fatto impazzire la platea di fan presenti. Nelle prime battute l’Editor in Chief Marvel ha detto:

«Ultimate Spider-Man? Vi svelo questo segreto: è nato in Italia»

Cebulski ha raccontato che Jonathan Hickman aveva l’idea della serie, ma avrebbe accettato di farla solo con l’artista giusto. Quel nome era Marco Checchetto.

«Sono volato in Italia, gli ho offerto personalmente la serie, e lui ha detto sì. Abbiamo chiamato Hickman: ‘Siamo dentro’. E Jonathan: ‘Ok, facciamolo’.»

Un pezzo fondamentale del nuovo Ultimate Universe e tra i campioni d’incassi degli ultimi due anni della Marvel, è nato davvero sul nostro territorio.

Cebulski ha spiegato, poi, che creare un nuovo Ultimate Spider-Man è stata una sfida enorme:

«Esistono decine di versioni di Spider-Man. Nella Terra-616, nei multiversi, e naturalmente il primo Ultimate Spider-Man di Bendis e Bagley. Qui però volevamo qualcosa di completamente diverso.»

E la rivelazione più clamorosa? Hickman, paradossalmente, non è un grande fan di Spider-Man, ma aveva un’idea chiara su cosa fare con il personaggio:

«Voleva raccontare Peter, Mary Jane e i figli. Un Peter adulto, sposato.»

Marvel sapeva che il pubblico (soprattutto quello di vecchia data) desiderava da anni una versione sposata dell’Arrampicamuri con la rossa più sexy del Marvel Universe (ci perdonerà la Vedova Nera):

«È stato intelligente dare ai fan quello che volevano. Lì c’era spazio per farlo, e il pubblico ha risposto in modo incredibile.»

Come è nato l’Ultimate Universe

Il nuovo Ultimate Universe non nasce dal lavoro di una sola persona. Cebulski rivela che nei summit creativi, che vengono fatti due volte l’anno a New York, ogni autore propone idee, e tutti gli altri intervengono. Inizialmente, il nuovo UU sarebbe dovuto finire nelle mani di Donny Cates (Venom, Hulk), ma alla fine, complici anche alcuni problemi personali dell’autore, il progetto è finito nelle mani dell’architetto Jonathan Hickman.

«Hickman aveva l’impianto. Donny Cates ha portato idee. Altri autori ancora hanno aggiustato, rinforzato, ampliato. È così che la storia è diventata quella che vedete oggi.»

Gli X-Men di Peach Momoko: totale libertà creativa

Durante il panel, l’artista Peach Momoko è stata protagonista non solo con risposte interessanti alle domande fatte da Peruzzi e Emma, ma anche con uno showcase dove l’artista giapponese ha disegnato per il pubblico presente una stupefacente Maystorm, personaggio da lei creato e a cui è molto affezionata.

foto dal panel dove viene mostrata Peach Momoko all’opera

Quando si passa a Ultimate X-Men, Cebulski sorride:

«Vi svelo un altro segreto: quando chiedi a un autore di fare un pitch, normalmente ti manda un documento. Peach ha scritto e DISEGNATO l’intero primo numero. Ha consegnato un mini-comic finito.»

Marvel decise di darle totale libertà, anche grazie alla struttura “a territori separati” ideata da Hickman:

«Nel nuovo Ultimate Universe ogni area del mondo è autonoma. Il Giappone era completamente libero. E così l’abbiamo consegnato a Peach: ‘Fai tutto quello che vuoi’.»

Momoko ha portato all’interno del mito dei Mutanti Marvel la sua sensibilità, profondamente radicata nell’arte giapponese e nel suo immaginario, creando un team originale e che ha fatto breccia nei cuori di molti fan:

«Volevo una storia che fosse personale, sincera, vicina alla mia vita, ma anche comprensibile per un pubblico Marvel. Ho cercato un equilibrio fra tradizione e novità.»

Il risultato è una delle serie più uniche dell’intera linea.

L’Italia nel DNA dell’Ultimate Universe

Cebulski si è soffermato molto sul ruolo dell’Italia nella Marvel moderna:

«La tradizione italiana del fumetto è fortissima. Romita, Buscema… e oggi una generazione nuova che sostiene quella successiva. Le scuole italiane insegnano lo storytelling Marvel meglio che in qualunque altra parte del mondo.»

Da Checchetto a Alessandro Capuccio (Ultimate Wolverine), ma anche Stefano Caselli (Ultimate Black Panther), passando per artisti emergenti, l’editor-in-chief conferma:

«C’è più talento italiano in Marvel che da qualunque altra nazione.»

Ultimate Wolverine, Ultimate Black Panther e il “fattore sorpresa”

Il panel prosegue parlando delle altre serie chiave. Cebulski ha raccontato come siano stati scelti autori poco noti ma di enorme talento, come Chris Condon (That Texas Blood) e Alessandro Cappuccio:

«A volte la magia succede. Metti insieme le persone giuste e nasce una nuova superstar.»

Il futuro: Ultimate Incursion e Ultimate Endgame

Verso la fine, Cebulski lancia un avvertimento ai lettori:

«L’Ultimate Universe finirà… ma non finirà davvero. Non sarà come ve lo immaginate. Alcuni elementi resteranno.»

E ha invitato i lettori a leggere con attenzione Ultimate Incursion, miniserie con protagonista Miles Morales aka Spider-Man:

«È fondamentale per capire il futuro della Marvel. Non dormiteci sopra.»

Sul finale, una rivelazione che strappa un boato:

«Peach ha finito l’ultimo numero di Ultimate X-Men. Ma… potrebbe non essere l’ultima volta che vedrete Maystorm.»

I fan sono avvisati: l’Universo Ultimate sta per giungere all’epilogo, ma alcuni personaggi non sono destinati a lasciare le pagine dei fumetti Marvel tanto presto…

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