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TMNT e Daredevil: eroi diversi, ma con caratteristiche underground simili

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Quanti di voi sanno che le Teenage Mutant Ninja Turtles, più comunemente chiamate Tartarughe Ninja per chi guardava il cartone animato anni ’80/’90 su Italia 1, sono nate, in origine, come una simpatica parodia e al tempo stesso geniale di Daredevil?

Eh già cari amici di PopCorNerd! Come già visto nel video che potete trovare qui e su tutti i nostri social, le Leonardo, Michelangelo, Donatello, Raffaello e il Diavolo di Hell’s Kitchen hanno diversi aspetti in comune che andremo ad approfondire in questo speciale.

Le origini delle Teenage Mutant Ninja Turtles

Le Turtles di Kevin Eastman e Peter Laird

Oggi le TMNT sono un fenomeno globale, un marchio miliardario con film, serie animate, videogiochi e giocattoli. Ma nel 1984, quando Kevin Eastman e Peter Laird pubblicarono il primo numero autoprodotto del loro fumetto con protagoniste quattro tartarughe mutanti che combattono il crimine tra una pizza e una battuta, la loro intenzione era più modesta e ‘ironica’: volevano prendere in giro la moda dei supereroi oscuri, violenti e urbani che dominava i fumetti americani dei primi anni Ottanta, incarnata proprio dal Daredevil di Frank Miller.

Eastman e Laird

Paradossalmente Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello, nati quasi per gioco, sono diventati una serie cult tra i fumetti indipendenti.

Ma per capire davvero quanto le Tartarughe Ninja debbano a Daredevil, bisogna tornare alle origini di entrambi.

Daredevil: la rinascita di un eroe urbano

Alla fine degli anni Settanta, Daredevil era un personaggio minore della Marvel. Lontano dal successo di Spider-Man o degli X-Men di Chris Claremont e John Byrne, le storie del Cornetto avevano perso mordente.

L’arrivo nel 1979 di un giovane disegnatore di nome Frank Miller, diventato in pochi numeri autore unico, trasformò il fumetto in un noir cupo e drammatico, pescando elementi dal poliziesco e della filmografia giapponese, con un’estetica da graphic novel, qualcosa di relativamente nuovo nel fumetto seriale americano dell’epoca.

Miller fece di Matt Murdock un simbolo del degrado urbano e della resilienza umana. Hell’s Kitchen divenne un personaggio a sé: sporca, violenta, soffocante.

L’eroe cieco con i sensi amplificati si muoveva in un mondo di corruzione, ninja e vendetta personale. L’introduzione della Mano, la setta di assassini mistici, e della sua nemesi Stick, il mentore cieco di Daredevil, ridefinirono l’eroe. Il fumetto smise di essere un racconto di supereroi e divenne una crime story spirituale.

L’impatto del Daredevil di Miller fu enorme, sia per la testata che per il mercato fumettistico in generale. Per la collana, il ciclo di Miller rappresenta il punto più alto della vita editoriale di DD, osannato ancora oggi a distanza di anni.

Ridefinì il concetto di vigilante urbano e aprì la strada a una generazione di fumetti più adulti, realistici e moralmente ambigui. Ed è proprio da questa rivoluzione che nacque, in modo inaspettato, la scintilla per le Teenage Mutant Ninja Turtles.

Le TMNT: tartarughe mangia pizza diventate star del fumetto

Nel 1984, Kevin Eastman e Peter Laird, due giovani fumettisti indipendenti del New Hampshire, pubblicarono Teenage Mutant Ninja Turtles #1 come autoproduzione in bianco e nero. Il fumetto nasceva come scherzo: un esercizio di stile che mescolava elementi tipici dei fumetti di successo del periodo.

Due giovani Laird (a sinistra) e Eastman (a destra) con una delle 4 Turtles, Leonardo

Il titolo stesso era una provocazione e una presa in giro: Teenage (come gli eroi adolescenti tipo Spider-Man), Mutant (come i ‘famosissimi’ X-Men della Marvel), Ninja (direttamente ispirato all’immaginario orientale introdotto da Miller in Daredevil), e infine Turtles… perché 4 tartarughe antropomorfe che facevano arti marziali e mangiavano pizza…erano improbabili e irresistibilmente assurde.

TMNT vs. Daredevil: cosa hanno in comune?

Eastman e Laird si ispirarono esplicitamente al Daredevil di Miller, tanto da costruire una sorta di universo speculare e ironico:

  • In Daredevil, Matt Murdock viene accecato da una sostanza radioattiva che gli potenzia i sensi. In TMNT, lo stesso incidente (mai mostrato esplicitamente, ma suggerito) causa la mutazione delle tartarughe e del loro maestro Splinter;
  • Daredevil è addestrato da un maestro cieco chiamato Stick (bastone); le Tartarughe sono addestrate da Splinter (scheggia, frammento);
  • Daredevil combatte una setta di assassini chiamata La Mano, le Tartarughe il Clan del Piede;
  • Entrambi si muovono in un ambiente urbano degradato, fatto di vicoli bui, tetti notturni e bande di criminali.

In pratica, Teenage Mutant Ninja Turtles nasce come una versione stravolta e umoristica del mondo di Daredevil.

Ma, paradossalmente, nel prendere in giro il tono serio e drammatico dei fumetti di Miller, Eastman e Laird crearono qualcosa di completamente nuovo.

Dalla parodia all’epopea underground

Il primo numero di TMNT fu un successo clamoroso. Stampato in tiratura limitata, andò rapidamente esaurito e divenne un cult tra i collezionisti. L’umorismo tagliente, la violenza grottesca e lo stile dinamico in bianco e nero catturarono l’attenzione dei lettori del circuito underground.

Eastman e Laird avevano parodiato Daredevil, ma lo avevano anche reinterpretato: dove Miller esplorava la tragedia morale, loro mettevano in scena un’avventura pulp piena di ironia e cameratismo. Le Tartarughe non erano solitarie, ma una famiglia. Il loro legame fraterno e la guida saggia di Splinter creavano un equilibrio tra azione e cuore, tra parodia e racconto d’iniziazione.

Eppure, la componente “milleriana” rimase fortissima: le TMNT sono ninja disciplinati, vivono nell’ombra, affrontano clan segreti, e la loro New York è altrettanto tetra e decadente.

Il tratto grafico stesso, con i forti contrasti di bianco e nero e le scene d’azione secche e brutali, riprendeva l’impatto visivo dei fumetti noir di Miller e Klaus Janson.

Influenza reciproca e rivoluzione del fumetto indipendente

L’impatto delle Tartarughe Ninja fu travolgente. Nel giro di pochi anni, l’ironia si trasformò in mainstream: una serie animata del 1987 divenuta iconica, giocattoli, film live-action e un franchise globale. Di seguito riproponiamo la sigla di apertura (originale) del cartoon.

Ma nonostante il tono più comico adottato dalle versioni successive, le origini del fumetto rimasero profondamente legate al DNA del Daredevil di Miller.

Le TMNT aprirono inoltre la strada a un’intera generazione di fumetti indipendenti che dimostrarono che anche al di fuori dei colossi Marvel e DC era possibile creare fenomeni di massa.

Senza Eastman e Laird, veri e propri apri-pista del fumetto indipendente di successo, difficilmente avremmo visto successi come Spawn di Todd McFarlane o The Walking Dead di Robert Kirkman.

Frank Miller, da parte sua, riconobbe sempre con affetto la parodia che gli era stata dedicata. In un certo senso, Daredevil e TMNT rappresentano due lati della stessa medaglia.

Due eredità, un’unica città

A distanza di quarant’anni, Daredevil e Teenage Mutant Ninja Turtles restano legati da un filo invisibile.
Sono due volti della stessa New York: una metropoli che genera eroi e mostri, santi e mutanti. Entrambi nascono dal trauma e dall’emarginazione, e trovano forza nel dolore.

Frank Miller ha reso il supereroe un’anima tormentata, immersa nel peccato e nella fede. Eastman e Laird hanno trasformato quell’eredità in una leggenda urbana più ironica, ma altrettanto sincera.

C’è qualche possibilità di vedere un crossover a fumetti, un giorno, tra le Teenage Mutant Ninja Turtles e Daredevil ? Eastman ha sempre desiderato farlo ed è una cosa che ha in testa da anni… prima o poi potrebbe accadere!

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