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CheckPoint: Le notizie dal mondo dei videogiochi dal 6 al 12 ottobre

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Dal ritorno fragoroso di Battlefield 6 ai toni inquietanti ma affascinanti di Little Nightmares III, passando per gli aumenti di Xbox Game Pass, la cancellazione del progetto di Assassin’s Creed, la poesia visiva di Clair Obscur: Expedition 33 e i piccoli miracoli digitali firmati Nintendo con i suoi Pikmin, anche questa settimana le notizie non sono mancate. L’industria videoludica continua a muoversi a ritmo serrato, tra entusiasmi e polemiche, record e decisioni che fanno discutere. Benvenuti su CheckPoint, la rubrica che vi racconta le ultime novità dal mondo dei videogiochi.

Battlefield 6: il ritorno della guerra totale

Battlefield 6

Partiamo dal botto più grande: Battlefield 6 è finalmente uscito, il 10 ottobre 2025, e ha fatto quello che un nuovo capitolo della saga dovrebbe sempre fare: riportare il caos.

Sviluppato da Battlefield Studios (l’etichetta che unisce DICE, Ripple Effect, Criterion e Motive), il titolo è un concentrato di mappe gigantesche, ambienti distruttibili e battaglie da centinaia di giocatori.

In poche ore, su Steam, ha toccato i 700.000 giocatori simultanei, con picchi riportati da Tom’s Hardware che superano addirittura i 747.000 utenti contemporanei. Numeri che non si vedevano dai tempi d’oro del franchise.

La community è esplosa (in tutti i sensi), e non solo per le granate: il gioco non include il ray tracing al lancio, scelta che ha spiazzato molti, ma che gli sviluppatori hanno difeso spiegando di voler dare priorità alle performance stabili e al frame rate fluido.

Una decisione coraggiosa, quasi nostalgica, che riporta Battlefield a un approccio più pragmatico, lontano dall’ossessione per la “grafica da vetrina”.

Non sono mancati però i problemi tecnici. Diversi utenti su EA App hanno segnalato il messaggio “Acquista per giocare” anche se possedevano già il titolo. EA ha reagito subito con patch correttive e un post trasparente sui social, invitando a riavviare il gioco e promettendo compensazioni digitali.

Insomma: un lancio esplosivo, con le solite luci e ombre, ma che sottolinea una cosa chiara; Battlefield è tornato davvero.

Little Nightmares III: l’incubo si fa in due

Nello stesso giorno, in un contrasto quasi cinematografico, ha fatto il suo debutto anche Little Nightmares III, il nuovo capitolo della saga horror di Bandai Namco. E questa volta, per la prima volta, non si è soli.

Il gioco introduce una modalità cooperativa online per due giocatori, permettendo di affrontare gli incubi e i puzzle con un amico (o con uno sconosciuto dal coraggio simile).
Disponibile su PS5, Xbox Series, PC, Switch 2 e PS4, il titolo include anche un Friend Pass: se un giocatore possiede il gioco, l’altro può unirsi gratuitamente. Un piccolo gesto che ha fatto molto rumore per la sua eleganza.

Le prime impressioni sono contrastanti: la direzione artistica e la colonna sonora inquietante restano impeccabili, ma alcuni fan storici lamentano un ritmo meno serrato rispetto ai capitoli precedenti.

Il compromesso della co-op si sente, ma il cuore è intatto: Little Nightmares III riesce ancora una volta a farci sentire piccoli, impotenti e tremendamente curiosi.

E per chi ha prenotato, Bandai Namco ha regalato la Enhanced Edition del primo capitolo, con RTX attivo, più checkpoint e effetti volumetrici migliorati.

Un bel modo per celebrare una saga che non ha mai avuto paura di mostrare quanto può essere spaventoso il mondo dei bambini.

Xbox Game Pass: il prezzo del successo (e della pazienza)

Come avevamo scritto la settimana scorsa nel nostro primo articolo di CheckPoint, torniamo a parlare degli aumenti del Game Pass X-Box; mentre i giocatori si tuffavano tra esplosioni e incubi, Microsoft ha pensato bene di movimentare la settimana con una delle sue mosse più… delicate.

L’ennesimo aumento di prezzo del Game Pass Ultimate, che sale ora a 29,99 dollari al mese, per il momento, riguarderà solo i nuovi iscritti, mentre gli utenti attuali continueranno a pagare la vecchia tariffa “per un periodo limitato”.

Il problema è che questa formula vaga (‘periodo limitato‘.. ma per quanto?) ha già scatenato il panico sui social.

Forum e community sono pieni di meme e lamentele, e qualcuno ha perfino ironizzato sul fatto che “disdire l’abbonamento costa più della guerra in Battlefield”.

La verità è che il Game Pass è diventato così centrale nell’ecosistema Xbox che ogni minimo cambiamento genera reazioni a catena.

A buttare benzina sul fuoco ci ha pensato Laura Fryer, ex co-fondatrice di Xbox, che ha rilasciato un’intervista destinata a far discutere:

Xbox oggi è un’azienda che guarda ai numeri, non alle persone. C’è un’avidità e una mancanza di sensibilità che tradiscono lo spirito originale del progetto.

Parole forti, che arrivano in un momento in cui Microsoft sembra aver perso un po’ del suo smalto.
E se da una parte l’azienda si prepara a un autunno di grandi uscite (tra cui Avowed e Clockwork Revolution), dall’altra il rapporto con la community sembra sempre più compromesso.

Ubisoft e il gioco cancellato che non vedremo mai

La notizia più amara della settimana arriva da Ubisoft, e non riguarda un annuncio, ma una cancellazione.
Secondo fonti interne, il colosso francese avrebbe interrotto lo sviluppo di un titolo (un capitolo di Assassin’s Creed) ambientato nel Sud degli Stati Uniti post-Guerra Civile, con protagonista un ex schiavo afroamericano in lotta contro il Ku Klux Klan.

Un progetto narrativamente coraggioso, pensato come avventura drammatica single-player, che però sarebbe stato accantonato per motivi politici: timore di controversie, critiche e “divisioni” nel pubblico.

Nessuna conferma ufficiale, ma la notizia ha acceso un dibattito feroce.

In molti parlano di occasione sprecata: un videogioco che poteva finalmente raccontare qualcosa di diverso, in un’industria che spesso preferisce il comfort del già visto.

Ubisoft, al momento, tace. Ma il messaggio che arriva è chiaro: anche nel 2025, raccontare storie scomode è ancora troppo rischioso.

Clair Obscur: Expedition 33, il piccolo miracolo francese

Tra le note più luminose della settimana c’è Clair Obscur: Expedition 33, il gioco di ruolo poetico e pittorico di Sandfall Interactive, che ha superato 5 milioni di copie vendute. Un traguardo enorme per uno studio indipendente nato da zero.

Per festeggiare, è arrivato un aggiornamento gratuito che aggiunge una modalità “Art Journey”, una sorta di viaggio contemplativo dove si può esplorare il mondo senza combattimenti, solo per godersi la bellezza del design e delle ambientazioni ispirate alla Belle Époque.

È raro vedere tanta cura post-lancio in un mercato dove spesso i DLC a pagamento arrivano dopo una settimana.
Clair Obscur dimostra che l’arte e la passione possono ancora vincere, anche quando non hai milioni di marketing alle spalle.

Nintendo e il ritorno dei Pikmin (in versione tenera)

In mezzo a tutta questa tensione, Nintendo ha deciso di regalarci un momento di pura serenità.

Sul canale ufficiale giapponese, la casa di Kyoto ha pubblicato un nuovo corto animato dedicato ai Pikmin, un piccolo capolavoro che in pochi minuti riassume tutto ciò che rende unico l’universo Nintendo: cuore, semplicità, e un tocco di malinconia dolce.

Il corto è diventato virale in pochissimo tempo, con milioni di visualizzazioni e commenti entusiasti.
E anche se non si tratta dell’ annuncio di Pikmin 5, molti lo leggono come un segnale che Nintendo sta preparando qualcosa per il 2026, magari proprio legato al mondo delle piccole creature colorate.

Minecraft 2 – The Movie: ritorno al cubo

Sembrava una leggenda urbana, e invece è ufficiale: Minecraft 2 – The Movie è in produzione, con uscita prevista per il 2027.

Pochi dettagli per ora, ma il progetto dovrebbe essere più ambizioso e narrativo rispetto al primo film, puntando su una trama “metaforica” che unisce avventura e crescita personale.

La notizia ha diviso la rete tra entusiasmo e ironia (“davvero serve un sequel a Minecraft?”), ma una cosa è certa: la curiosità è altissima.

E con l’adattamento live-action di The Legend of Zelda all’orizzonte, Hollywood sembra più che mai pronta a tornare a scavare nel blocco dei pixel.

Fallout Day: il mondo finisce, ma non per i fan

Il Fallout Day 2025 è ufficialmente fissato per il 23 ottobre 2025, giorno in cui, secondo la lore della serie, è iniziata la Grande Guerra. L’evento sarà trasmesso alle 19:00 (ora italiana) su YouTube, Twitch e Steam.

Bethesda promette aggiornamenti su Fallout 76, celebrazioni della community e possibili anticipazioni sui contenuti futuri. Tra le speculazioni più interessanti:

  • Nuova espansione per Fallout 76, con ambientazioni inedite come la zona rurale dell’Ohio.

  • Possibile remaster di Fallout 3, anche se fonti vicine allo sviluppo confermano che è ancora in fase iniziale.

  • Aggiornamenti e teaser della serie TV Fallout, con la seconda stagione prevista per dicembre 2025.

Una settimana che racconta un’industria viva (e contraddittoria)

Se c’è un filo rosso che lega tutto quello che è successo dal 6 al 12 ottobre 2025, è la sensazione di un’industria che continua a muoversi su due binari paralleli.
Da un lato le grandi corporation, sempre più attente ai profitti e alle mosse strategiche; dall’altro, gli studi indipendenti che continuano a sorprendere con idee, coraggio e cuore.

Fonte: Tom’s Hardware; Windows Central.comIGN italia; multiplayer.itDeadline.comIGN

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