Se c’è una cosa che riesce davvero bene agli americani, sono le commedie sportive. Che si tratti di film o di serie TV, negli anni gli Stati Uniti ci hanno regalato moltissime storie di rivincita sportiva, capaci non solo di strappare qualche sorriso allo spettatore, ma anche di far nascere quel senso di tifo e partecipazione mentre si assiste al sogno di riscatto del protagonista.
Che si parli di basket, baseball o football, i tre sport simbolo della cultura statunitense, le avventure sportive hanno sempre un fascino particolare, anche quando partono da una trama apparentemente semplice o prevedibile.
Il segreto è nella capacità di far empatizzare il pubblico con lo sfortunato protagonista di turno, che affronta il proprio “cammino dell’eroe” fino a trasformarsi da atleta dimenticato a campione acclamato. Perché, se c’è una cosa in cui gli americani eccellono, è proprio nel saper costruire una motivazione capace di toccare le corde più profonde di chi guarda.
“Non smettere mai di credere in te stesso. Se tu non ci credi, nessuno lo farà.” — Rocky III
«O adesso, come squadra, risorgiamo, oppure saremo annientati. Passo dopo passo, giocata dopo giocata, fino alla fine.» – Ogni maledetta domenica
Nel suo piccolo, Chad Powers, serie Hulu arrivata da poche settimane su Disney+, cerca di raccogliere proprio quell’eredità: riprende i temi e i valori dello sport per raccontare ancora una volta la storia di un ex giocatore di football in cerca di riscatto.
La commedia sportiva, che unisce ironia e introspezione, nasce da un’idea di Eli Manning, l’ex quarterback dei Giants, che anni fa si travestì da giocatore anonimo per testare i provini delle squadre universitarie.

Powell (a sinistra) travestito da Chad Powers, personaggio creato dall’ex quarterback dei Giants Eli Manning (destra)
Ma la serie ha una scintilla in più, quella che la distingue da molti altri prodotti simili: il suo protagonista, Glen Powell.
Chad Powers: Glen Powell il trasformista

L’attore, ormai in costante ascesa e anche produttore della serie, interpreta Russ Holliday, un ex giocatore di football la cui carriera è finita prematuramente a causa di un errore che gli è costato tutto.
Dopo otto anni lontano dai campi, Russ intravede un’occasione per rientrare nel giro del football come walk-on nei South Georgia Catfish allenati da coach Hudson (Steve Zahn).

Ma per farlo non potrà essere se stesso: dovrà cambiare identità grazie a un trucco prostetico rubato al padre, famoso truccatore di Hollywood. Così nasce Chad Powers, un ragazzo sempliciotto, con qualche tratto in comune con Forrest Gump, ma dotato di un talento naturale per il football.
In Chad Powers, Powell è protagonista assoluto e dimostra pienamente il suo talento attoriale, abbandonando i panni del ‘bello tutto d’un pezzo‘, biondo e dagli addominali scolpiti visti in Top Gun: Maverick e Twisters, per interpretare un uomo fragile, che ha perso tutto e che è disposto a fare qualsiasi cosa pur di tornare a essere il campione di un tempo, senza perdere mai la determinazione.

Nel farlo, Powell costruisce un personaggio divertente, goffo, ingenuo (con qualche apparente ‘venerdì in meno’) ma incredibilmente empatico. Il suo Russ/Chad è un mix irresistibile di arroganza, fragilità e umorismo, capace di far ridere e, allo stesso tempo, di mostrare le crepe dietro l’ego.
Entrambe le identità, però, condividono una cosa: l’amore viscerale per il football e il desiderio di tornare a essere protagonista.
Tra citazioni e riferimenti: Chad Powers è il nuovo Ted Lasso?

Ted Lasso e Chad Powers: due serie che si assomigliano?
C’è chi paragona già Chad Powers a Ted Lasso, ma il confronto, almeno per ora, sembra forzato.
Pur condividendo il genere tra dramma e commedia, la serie Hulu/Disney+ è più concentrata sul percorso del suo protagonista e sulla sua ricerca di riscatto. Chad Powers punta su una leggerezza maggiore, su un’ironia più diretta e su un approccio emotivo più intimo, meno tattico e sportivo rispetto alla serie di Apple TV+.
Sono numerosi i riferimenti e le citazioni disseminati nella serie. Lo stesso Chad, per esempio, è visibilmente ispirato al Forrest Gump di Tom Hanks, e in alcuni momenti lo omaggia apertamente.
L’idea del travestimento di Russ nasce quando l’uomo nota un cartellone ai Warner Studios con il compianto Robin Williams nei panni di Mrs. Doubtfire, pellicola cult del genere commedia, dove l’attore si traveste da anziana colf per poter stare vicino ai figli. E proprio come Mrs. Doubtfire, anche Chad Powers si reinventa per riconquistare ciò che ha perduto: il suo posto nello sport.
Trama ‘telefonata’ ma coinvolgente

I primi tre episodi, disponibili su Disney+, scorrono con buon ritmo tra situazioni comiche ben costruite e momenti di sincera riflessione.
Il cast secondario funziona, i dialoghi sono brillanti e la regia valorizza l’azione sportiva con realismo e dinamismo. Sarà interessante vedere l’evoluzione del rapporto tra Ricky Hudson (Perry Mattfeld), figlia del coach e sua aiutante, e Chad, e, soprattutto, scoprire cosa accadrà quando la verità verrà a galla.

Chad Powers rimane una serie fresca, capace di distinguersi nel panorama delle sport-comedy grazie al suo mix equilibrato di umorismo e introspezione.
Perché guardare Chad Powers?
Chad Powers non è la serie perfetta, ma è quella ideale da guardare da soli o in compagnia, tifando per Chad Powers (o Glenn Powell, se preferite) e sperando che riesca a ottenere la sua meritata rivincita.
È uno show sincero per chi cerca leggerezza, ironia e un racconto capace di far ridere e riflettere. E in un panorama televisivo sempre più uniforme, questo è già un buon motivo per premerne ‘play’.
Perché, in fondo, ci sentiamo tutti un po’ Chad Powers: anche noi, ogni giorno, sogniamo quella possibilità, quel ‘trucco perfetto‘ che possa regalarci la nostra personale rivincita.
VOTO POPCORNERD: 7/10
