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Brian M. Bendis conquista la MGWCMX 2025: dalla scrittura al futuro in Marvel

Alla MGWCMX 2025 uno degli ospiti più attesi è stato senza dubbio Brian Michael Bendis. Sono stati diversi gli appuntamenti che hanno coinvolto l’autore che ha parlato del metodo Bendis, di Ultimate Universe e… di progetti futuri in Marvel

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Brian M. Bendis is Back!

Dopo l’annuncio del ritorno in Marvel su Avengers #800, Brian Michael Bendis era uno degli ospiti più attesi alla Milan Games Week & Cartoomics 2025 (MGWCMX 2025).

L’autore di Cleveland è senza ombra di dubbio, uno degli sceneggiatori più influenti degli ultimi 25 anni del fumetto americano. Bendis in Marvel ha scritto letteralmente qualunque testata: è il creatore del primo universo Ultimate e scrittore della serie cult Ultimate Spider-Man, padre di Miles Morales, autore di Jessica Jones, All-New X-Men, New Avengers, di una run leggendaria su Daredevil, e molto altro.

In DC Comics ha avuto l’occasione di scrivere i migliori eroi della casa editrice: da Superman alla JLA, sino alla Legione dei Supereroi. Come creator owned, impossibile non citare tra le sue opere Powers, che è valso a Bendis uno dei cinque Eisner vinti. Insomma, l’autore che è stato ospite dello stand Mirage Comics è arrivato a Milano con l’entusiasmo di chi è davvero felice di incontrare i fan.

Durante uno dei panel a lui dedicati ha sprigionato tutta la sua carica e simpatia:

«Ciao a tutti. Grazie per essere venuti… Sono il più lontano possibile da casa, ed è meraviglioso vedervi tutti»

Un modo semplice ma sincero per rompere il ghiaccio… che rappresenta esattamente chi è Brian Michael Bendis.

Spider-Man: un legame nato da bambino

Durante il panel che si è svolto all’Hero Stage Scrivere come Brian Michael Bendis: i segreti della narrazione moderato da Zeth Castle, l’incontro non poteva che cominciare con Spider-Man personaggio simbolo della sua carriera.

Bendis ha raccontato un ricordo d’infanzia quasi cinematografico:

«Non ricordo un momento in cui non conoscessi Spider-Man… Per me significava tutto. Pensavo a lui continuamente.»

Molti anni prima di diventare uno dei suoi più importanti scrittori, quel ragazzino dell’Ohio si era già imposto una missione che una sera durante una cena confessò alla sua famiglia:

«Mi alzai da tavola e dissi che sarei diventato il disegnatore di Spider-Man.»

Un sogno ingenuo, forse, ma tremendamente vero. Decenni dopo, già affermato scrittore della Marvel, sua madre gli ricordò quella scena e prendendolo in giro gli disse:

“Non sei diventato l’artista di Spider-Man… ma ti sei avvicinato parecchio.”

Per Bendis, Peter Parker è sempre stato qualcosa di estremamente personale, quasi intimo. Non lo ha mai pensato come un personaggio che scriveva, ma come una piccola parte di lui, esattamente come zio Ben era una versione di lui, e zia May una di sua madre.
Un’identificazione che affonda radici anche nel suo incontro diretto con Stan Lee: da lì, dice, ha compreso perché un “ragazzo ebreo di Cleveland” si riconoscesse così profondamente in quel mondo.

L’eredità di Stan Lee e la rivelazione di Joe Quesada

In foto: Joe Quesada, l’uomo che ha dato le chiavi di Ultimate Spider-Man a Bendis

Uno dei momenti più curiosi e illuminanti del panel riguarda l’arrivo di Bendis in Marvel.
Appena assunto, Joe Quesada, editor in chief dell’epoca, gli chiese: “Qual è il tuo rapporto con tuo padre?”
Bendis, spiazzato, rispose che non aveva alcun rapporto.
La risposta di Quesada fu quasi profetica: “Perfetto. Tutte le creazioni di Stan Lee sono personaggi che hanno problemi col padre.”

Per Bendis quella frase fu una rivelazione:

«Mi si aprì un mondo… compresi tutti gli elementi magici.»

È qui che il pubblico presente ha potuto sbirciare davvero dentro il “metodo Bendis”, lo stile che ha reso famoso lo scrittore e che ha rivoluzionato il fumetto americano agli inizi degli anni 2000. Per Bendis c’è sempre stata una prerogativa: capire i personaggi partendo dalle emozioni fondamentali che li muovono.

Il metodo Bendis: dialoghi, ritmo, contaminazione

Bendis ha poi guidato la platea attraverso la sua filosofia di scrittura. Niente lezioni accademiche, nessuna formula segreta: solo un’autentica passione per i linguaggi narrativi.

«Iniziai a guardare ai miei autori preferiti di altri media… il linguaggio del dialogo, la musica del dialogo. Potevamo applicarlo ai fumetti?»

Da qui nasce il suo stile, riconoscibilissimo per ritmo, pause, battute sovrapposte, “musicalità”.
Una scrittura che guarda al teatro, alle serie TV, al noir, alla narrativa crime. Non a caso, molti suoi primi lavori come Jinx, Torso, Goldfish, nascono proprio da ricerche effettuate dallo sceneggiatore sul campo, sulle strade, dagli incontri con bounty hunter e poliziotti, dalle storie di Cleveland, la sua città.

Con un approccio da giornalista di cronaca e documentarista, prima ancora che da autore di fumetti, Bendis ha raccontato che scambiava tavole con i cacciatori di taglie solo per ascoltare le loro storie.

Spunti interessanti, ma situazioni decisamente da ‘true crime’ di cui Bendis fece tesoro e bagaglio culturale per le sue future storie.

Quando il true crime aprì le porte della Marvel

Fu Torso, la graphic novel sul primo grande serial killer americano, a cambiare la sua vita.

Joe Quesada lesse quell’opera indipendente e telefonò subito a Bendis: “Vuoi scrivere Spider-Man?
Uno di quei momenti da “Sliding Doors”, ammette l’autore, in cui il talento incontra l’occasione giusta al momento giusto.

All’epoca, ricorda, la Marvel era in bancarotta, senza certezze e senza prospettive chiare:

«La gente non se lo ricorda, ma la Marvel era nei guai…»

Proprio in quel caos nacque l’universo Ultimate, e Bendis, con Ultimate Spider-Man, contribuì a reinventare il linguaggio dei supereroi per una nuova generazione.

Majors vs Creator-Owned: due strade, stessa dedizione

Bendis ha spiegato con grande onestà la differenza tra scrivere per Marvel/DC e lavorare su un progetto creator-owned come Powers:

«La maggior parte dei lettori non sa e non dovrebbe interessarsi di chi detiene i diritti. Vogliono solo una buona storia. Se devo essere così arrogante da vendergli una storia, allora dev’essere il meglio che posso fare in quel momento.»

La vera differenza che l’autore ha voluto sottolineare sta nel fatto che nel creator-owned non ci sono regole e l’autore può davvero fare qualsiasi cosa, mentre nel work for hire si è parte di un grande universo condiviso.

Eppure, assicura, i limiti non sono necessariamente un ostacolo:

«Alcune delle mie migliori scelte sono nate proprio dall’universo condiviso. Avevo cinquanta altri scrittori nella stanza e se riuscivo a convincerli, allora l’idea era valida.»

Hollywood, cinema e la fortuna del tempismo

Uno dei passaggi più applauditi è stato quando Bendis ha ripercorso l’evoluzione dei cinecomic.

Cresciuto in un’epoca in cui esistevano solo il Superman di Richard Donner, il Batman di Tim Burton e pochi altri film isolati, non avrebbe mai immaginato che un giorno gli venisse chiesto: “Vuoi scrivere un videogioco di Spider-Man? Vuoi scrivere la serie animata?

«Non ci sognavo nemmeno, perché non esisteva… Essere assunto per scrivere Spider-Man era già straordinario.»

Il resto — film, videogiochi, serie — è arrivato dopo, grazie al cambiamento generazionale dell’industria.
Oggi, dice ridendo, “le persone che leggono i fumetti fanno i film”.

La lezione di Tom Hanks che ogni autore dovrebbe ricordare

Bendis ha citato un consiglio di Tom Hanks, che lui stesso applica alla scrittura:

  1. Presentati in orario.
  2. Conosci le tue battute (preparati).
  3. Porta qualcosa che solo tu puoi portare.

Un metodo semplice, umano, e incredibilmente efficace.

Il caso, il tempismo e l’alchimia creativa: l’arrivo su Daredevil

Bendis ha iniziato raccontando uno dei capitoli più sorprendenti della sua carriera: il suo ingresso su Daredevil. Un’avventura iniziata quasi per caso, per tamponare i ritardi di Kevin Smith con la sua run.

«Mai, nemmeno in un milione di anni, avremmo pensato che Joe Quesada avrebbe chiamato prima David [Mack] dicendo: ‘Ok, prenderai in mano Daredevil’, e poi avrebbe chiamato me chiedendo: ‘Ehi, tu e David volete fare un po’ di Daredevil?’ Siamo stati assunti letteralmente perché Kevin Smith era in ritardo… e poi non è più tornato.»

Da lì, tutto è cambiato. Bendis ha raccontato del rapporto speciale creato con Alex Maleev, il disegnatore con cui avrebbe ridefinito il tono noir del personaggio. Tutto ciò che riguardava Maleev era ciò che aspirava a essere a livello artistico.

E le collaborazioni con artisti del calibro di Maleev, David Mack, Klaus Janson, Bill Sienkiewicz, sono state molto importanti per lui. Sono tutti artisti che lo hanno aiutato a crescere creativamente.

«Abbiamo potuto fare Daredevil con le persone che ci hanno fatto desiderare di scrivere Daredevil… e questo non succede mai. È un dono.»

Ha poi citato il loro recente ritorno al crime con Masterpiece e il nuovo progetto Cover con David Mack, definito “la cosa più bella che abbia mai disegnato.”

Lezioni di scrittura: una masterclass improvvisata

Il panel si è trasformato in una vera lezione di scrittura, con Bendis che ha condiviso alcuni dei suoi principi fondamentali che insegna ai suoi studenti universitari a Portland.

  1. Portare a termine ciò che si inizia
  2. Non cercare la perfezione
  3. Assorbire linguaggi e influenze

Il futuro di Brian Bendis alla Marvel… cosa bolle in pentola?

Tra gli altri appuntamenti, in compagnia di C.B. Cebulski, Sara Pichelli, co-creatrice di Miles Morales, Federico Vicentini, tra gli interpreti degli ultimi anni di Miles e sempre Zeth Castle, è andato in scena Ultimate Spider-man: 25 anni e non sentirli, panel dedicato al primo storico Universo Ultimate che ha visto tra i protagonisti proprio Brian Bendis e Sara Pichelli.

Sul finire l’annuncio che non ti aspetti: l’editor in chief C.B. Cebulski ha annunciato:

«Brian M. Bendis e Sara Pichelli di nuovo insieme nel 2026 su un nuovo progetto»

I fan presenti sono rimasti a bocca aperta (e forse devono chiuderla ancora adesso a distanza di due giorni).

Ovviamente nulla di più è stato rivelato, ma sono molte le speculazioni su dove vedremo Bendis e la Pichelli. Di nuovo su Miles Morales? Nuovo team creativo degli Avengers? Un personaggio tra i superstiti dell’Endgame del nuovo Ultimate Universe?

Qualche indizio social pare averlo dato direttamente Bendis sui suoi profili social… e un ragno si cela sotto la scritta “Maybe Marvel should get the band back together? – forse la Marvel dovrebbe riunire la band?

Beh la band si è riunita… chissà dove la vedremo suonare.

Una cosa è certa: Bendis è stato uno dei protagonisti di questa Milan Games Week 2025 e ha voluto essere chiaro: è tornato e non vede l’ora di rimettere mano sui personaggi Marvel. Brian is Back!

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Xmas Comics & Games: 28.000 visitatori per l’undicesima edizione

Si è chiusa oggi l’11° edizione di Xmas Comics & Games, la manifestazione natalizia torinese sulla cultura pop (senza scordarsi del Natale alle porte)

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Si chiude oggi l’undicesima edizione di Xmas Comics & Games. Ecco di seguito il comunicato stampa che condividiamo con i nostri lettori.


28.000 visitatori per l’undicesima edizione di

Xmas Comics & Games

Si è chiusa oggi, domenica 14 dicembre, l’undicesima edizione di Xmas Comics & Games, la grande festa natalizia per tutta la famiglia dedicata a fumetti, giochi, videogames, cosplay e cinema, organizzata da GL events Italia in joint venture con Just for fun.

Sono stati 28.000 i visitatori che hanno affollato l’Oval nei due giorni di manifestazione, a caccia di sketch esclusivi tra gli stand degli oltre 40 autori, alla ricerca della carta introvabile per completare il proprio mazzo, tra sfide a colpi di joystick, balli k-pop scatenati, selfie con il Grinch e sfilate cosplay. Un pubblico variegato e appassionato, che ha reso unica anche quest’anno l’atmosfera dell’evento.

Oltre 120 partecipanti alla competizione Cosplay internazionale: il vincitore vola in Svezia.

Xmas Comics si conferma uno degli eventi di maggior richiamo per gli amanti del cosplay. Sono stati più di 120 i partecipanti alla sfilata competitiva di domenica, organizzata in collaborazione con Cospa Family, valida anche come tappa italiana di qualificazione della gara internazionale NCC – Nordic Cosplay Championship, a cui partecipano cosplayer qualificati da paesi di tutta Europa. Il vincitore è stato Carlo Visintini, con il cosplay di Hook – Capitan Uncino, e volerà in Svezia a luglio 2026 per la finale.

Musica, presentazioni e magia natalizia.

Un successo preannunciato il grande evento di chiusura, il concerto di Cristina D’Avena che ha visto migliaia di persone cantare a squarciagola le sigle dei cartoni animati più amati, dai Puffi a Occhi di Gatto, da Holly e Benji a È quasi magia Johnny.

Tra gli eventi più apprezzati, la presentazione in Sala incontri dell’Inkredibile Primo Nero Show (Nov3l Edizioni), il primo fumetto di Primo Nero, e l’intervista agli attori di Riv4li, la serie Netflix per ragazzi spin-off dell’acclamata Di4riSamuele Carrino (già protagonista del film Il ragazzo dai pantaloni rosa), Melissa Di Pasca, Eugenia Cableri e Lorenzo Ciamei.

Le 10 band finaliste della sesta edizione della Battle of the Bands si sono esibite domenica nell’Area rock curata da Joey’s Garage: la band vincitrice è la torinese Only one Black.

Il magico Villaggio di Natale ha accolto centinaia di bambini, che hanno potuto scattare foto ricordo con Babbo Natale, il Grinch e gli elfi, scatenarsi con la Christmas Elf Dance o trasformarsi nei loro personaggi preferiti con l’immancabile truccabimbi.

Fonte: CS Xmas Comics & Games

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Xmas Comics: il programma di domenica 14 dicembre 2025

Ecco il programma di domenica 14 dicembre dell’Xmas Comics l’evento natalizio della cultura pop della città di Torino

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Ecco di seguito il programma completo di domenica 14 dicembre dell’Xmas Comics trasmesso dall’ufficio stampa della manifestazione.


Xmas Comics: il programma di domenica tra cosplay, musica, giochi e incontri.

Antonio Lapone firma il manifesto

Si è aperta oggi all’Oval – Lingotto Fiere di Torino la XI edizione di Xmas Comics & Games con migliaia di visitatori appassionati di fumetti, cosplay, videogames.

Fumettisti, illustratori ed editori sono il cuore della manifestazione torinese: sono presenti all’Oval più di 40 autori del mondo della nona arte, a disposizione del pubblico per sketch e disegni personalizzati, oltre che protagonisti di conferenze e incontri.

Il programma di domenica 14 dicembre

Alle ore 14, Primo Nero, personaggio diventato famoso sul web per i suoi video girati in situazioni assurde per le strade di Roma, presenta L’Inkredibile Primo Nero Show (Nov3l Edizioni), il suo esordio nel mondo del fumetto.

Due le grandi aree dedicate al gioco: l’area games, con giochi da tavolo, di ruolo, carte collezionabili, miniature, modellismo e laboratori creativi, grazie alla presenza di associazioni e creativi indipendenti; e l’area videogames, con tornei di 2XKOFortniteEA FC 25 e Mario Kart, oltre a postazioni di gioco libero, simulazioni di guidaarea laser gamecabinati e una sezione interamente dedicata ai titoli sviluppati da case indipendenti e game designer emergenti.

Dalle 10.30 e per tutto il giorno, nella Casa del Grinch, il villaggio di Natale pensato per i più piccoli e per le famiglie, i bambini possono incontrare il Grinch, Babbo Natale, Mamma Natale, gli elfi e la renna Rudolf; partecipare a laboratori creativigiochi con mattoncini Lego gigantiattività di truccabimbi e ballare con la Christmas Elf Dance.

Alle 12 sul palco iniziano le qualificazioni del Karaoke, il contest canoro che coinvolge il pubblico in una gara all’ultima nota, con finali in programma nel pomeriggio. Dalle 13.30, il main stage accoglie uno degli eventi più attesi: la tappa italiana del Nordic Cosplay Championship, il circuito internazionale nato nei Paesi nordici che seleziona ogni anno i migliori cosplayer per la finalissima in Svezia. A giudicare i concorrenti una giuria d’eccezione, con nomi di rilievo della scena cosplay nazionale e internazionale.

Sempre alle 12, in sala incontri, spazio alla creatività e alla tecnica con l’incontro dedicato al propmaking: la propmaker Sara Siviero accompagna il pubblico dietro le quinte della costruzione di armi, elmi e oggetti scenici, svelando i segreti delle resine, delle stampanti 3D e della lavorazione artigianale.

Alle 15 appuntamento con il mondo della scienza e del fumetto: il Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino presenta “La matematica nei comics“, un incontro che racconta come le discipline scientifiche possano integrarsi nel linguaggio narrativo del fumetto, attraverso una selezione di storie emblematiche.

Nel pomeriggio, nell’area rock, spazio alla musica dal vivo con la finale della Battle of the Bands: le 10 band selezionate si sfidano sul palco in una giornata ad alto tasso di energia, dove il pubblico e una giuria tecnica decretano i vincitori. In palio concerti, sessioni di prove professionali e occasioni di visibilità nei principali spazi musicali piemontesi.

Come da tradizione, alle 18 per la chiusura, l’Oval si trasforma in un grande palco da concerto con l’arrivo di Cristina D’Avena, l’icona delle sigle tv che da oltre 40 anni fa cantare intere generazioni. Migliaia i fan attesi per questo show che è ormai una tradizione per l’evento torinese.

Fonte: CS XMas Comics

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COMICON Napoli 2026: Poster, Magister e primi ospiti internazionali

Dal 30 Aprile al 3 Maggio 2026 torna il Comic Con Napoli, Leo Ortolani è il nuovo Magister

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Inizia oggi la road to COMICON Napoli 2026, che si svolgerà dal 30 aprile al 3 maggio alla Mostra d’Oltremare e che, come di consueto, sarà accompagnata da un lungo e ricco calendario di eventi diffusi in tutta la città. Si parte con l’annuncio del Magister, il disvelamento del poster della XXVI edizione, i primi ospiti internazionali, la grande mostra su Robert Crumb e l’immancabile apertura delle biglietterie online.

«Dopo avere celebrato il traguardo delle 25 edizioni, il festival inizia a svelare il programma 2026 partendo da alcuni ospiti internazionali accomunati da un sottile filo rosso: il coraggio di ridefinire i linguaggi creativi sfidando i contesti editoriali» – dichiara Matteo Stefanelli, Direttore artistico di COMICON. «Per questo ringrazio innanzitutto l’autore del poster Aurélien Predal e il Magister Leo Ortolani, per avere accettato di mettersi in gioco con noi. E sono particolarmente felice di accogliere per la prima volta in Italia Kazuhiko Torishima e Koji Igarashi, veri e propri architetti dell’immaginario contemporaneo».

 

Il poster firmato da Aurélien Predal

Aurelien Predal

Aurelien Predal

Il poster di COMICON Napoli 2026 è stato realizzato da Aurélien Predal, una delle personalità più influenti e creative del panorama internazionale dell’animazione. Con quasi vent’anni di esperienza come direttore artistico, concept artist e character designer, e una candidatura agli Annie Awards, Predal ha collaborato con Pixar, Sony Pictures Animation, DreamWorks, Illumination e Aardman – contribuendo a definire l’estetica di franchise che hanno conquistato il cuore del pubblico globale. Il suo tocco inconfondibile ha plasmato l’identità visiva di opere rivoluzionarie e grandi blockbuster, dai mondi stilizzati di Spider-Man: Across the Spider-Verse all’emotività di Inside Out 2, passando per l’iconica saga di Cattivissimo Me (1 e 4) e l’universo di Hotel Transylvania (2 e 3). La sua influenza artistica spazia inoltre dalla fantascienza d’autore di Star Wars: Visions Volume 2 all’innovativo Ron – Un amico fuori programma, e alle produzioni europee come Mune: Il guardiano della Luna e Asterix e il duello dei capi.

«Per il manifesto di quest’anno, ho immaginato il COMICON come una giungla colorata: vibrante, lussureggiante e brulicante di forme e personaggi giocosi. Un mondo in cui perdersi, dove luce, colore e forme grafiche si sovrappongono come fogliame. I personaggi sono esploratori arrivati da orizzonti lontani: curiosi, disordinati e gioiosi. Volevo che l’opera riecheggiasse lo spirito del festival: densa, luminosa e piena di scoperte per chiunque abbia voglia di avventurarsi» – ha dichiarato Predal.

Il lavoro di Predal sarà al centro di una mostra sui suoi principali progetti, e di una speciale Masterclass. Inoltre l’artista sarà presente durante tutti i giorni del festival anche presso l’area Artists’ Hall, dove sarà disponibile per sessioni di signing e commissions da parte del pubblico.

Leo Ortolani – Magister Comicon 2026

A ricoprire il ruolo di Magister della XXVI edizione, Leo Ortolani. Nato a Pisa nel 1967, si trasferisce a Parma, città da cui è stato definitivamente adottato e dove disegna e inventa storie fin da sempre. La sua prima storia a fumetti con un senso si intitola Il Rapimento, un giallo lungo due tavole, realizzata a sette anni e che purtroppo è andata persa. Tra le sue storie a fumetti più recenti c’è invece Tapum! La storia delle armi, un’opera monumentale sulla follia bellica umana pubblicata da Feltrinelli Comics, realizzata con qualche anno in più sulle spalle e decisamente più lunga di due pagine.

Leo Ortolani - Magister COMICON 2026 - foto di Luca Nizzoli

Leo Ortolani – Magister COMICON 2026 – foto di Luca Nizzoli

In mezzo e in coda, ha realizzato un universo. C’è soprattutto la serie intitolata Rat-Man, uscita in edicola per vent’anni con Panini Comics, ma anche i fumetti di divulgazione scientifica per Comics & Science, un libro sui Dinosauri che ce l’hanno fatta per le edizioni Laterza e tre libri per l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) intitolati C’è spazio per tutti, Luna 2069 e Blu Tramonto. Non contento, ha creato un mazzo di Tarocchi e miniserie che hanno calcato le edicole per anni, da Star Rats a Nightman, passando per un western spaghetti, Matana, e per graphic novel di successo come Cinzia. Non riuscendo a smettere di disegnare e scrivere, quando non è al lavoro su un libro, si dedica alle recensioni cinematografiche online (che poi raccoglie in libri, perché comunque, sai, la carta…), dove nessun blockbuster è al sicuro dalla sua matita. Ha creato un linguaggio umoristico riconoscibile, capace di unire generazioni diverse saltando dalla parodia pop alla satira sociale. Eclettico per natura, ha calcato il palcoscenico con Stefano Bollani, ha scritto uno spettacolo per Arturo Brachetti, ha sceneggiato un film con Lillo e ha fatto dei TikTok con la figlia Lucy. Leo Ortolani è anche geologo, ma non lo dice spesso, perché non si ricorda la cristallografia. Ortolani sarà protagonista di una mostra che ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera e sarà al centro di talk, incontri e iniziative speciali.

Primi ospiti internazionali

Sempre più numerosa e variegata sarà la platea di ospiti italiani e internazionali. Tra i primi artisti internazionali di COMICON Napoli 2026, arrivano per la prima volta in Italia, Kazuhiko Torishima – l’editor più influente della storia moderna del manga, colui che ha scoperto e plasmato le carriere di maestri come Akira Toriyama, Masakazu Katsura e Koji Inada, spingendoli oltre i propri limiti fino alla creazione di fenomeni culturali come Dr. Slump e Dragon Ball – e Koji “IGA” Igarashi, uno dei più influenti creatori giapponesi di videogiochi e padre del genere “Metroidvania”, noto per aver rivoluzionato la serie Castlevania e per la creazione della serie Bloodstained.

Dopo dieci anni, torna a COMICON Napoli Don Rosa, uno degli autori più influenti e amati del fumetto Disney mondiale, artista che ha ridefinito l’epica di Paperopoli con la Saga di Paperon de’ Paperoni, epopea costruita intrecciando ogni riferimento biografico sul papero più ricco del mondo presente nell’opera di Carl Barks, vincitore di diversi Harvey e Eisner Awards.

Don Rosa

Don Rosa

Un poker d’assi del settore videogame sarà protagonista di talk e incontri con il pubblico: l’attore e doppiatore Troy Baker, leggendaria voce per i videogiochi The last of us I e II, Death Stranding I e II, Call of DutyFortniteBioshock e il recente Indiana Jones and the Great Circle, ma anche per la serie vincitrice di un Emmy Award Love, Death & Robots; il compositore Austin Wintory, tre volte nominato ai Grammy e due volte vincitore di un BAFTA, noto per il gioco per PS3 Journey e per le sue collaborazioni con Assassin’s Creed Syndicate, la trilogia The Banner SagaABZU, The Pathless, Aliens: Fireteam Elite, LEGO Fortnite e per i recenti Sword of the Sea Hades IIAndrea Pessino, co-fondatore dello studio di sviluppo di videogiochi Ready At Dawn®, collaboratore di Blizzard Entertainment, dove ha creato le tecnologie di base per diversi blockbuster della serie di videogiochi WarCraft, vincitore di numerosi riconoscimenti del settore, tra cui il premio “Graphics Software of the Year” di PC Magazine; il compositore e sound director Tomoyuki Tanaka, artista che ha lavorato alle colonne sonore di serie videoludiche iconiche come CastlevaniaMetal Gear Solid e Yakuza  e collaborato con visionari come Koji Igarashi e Hideo Kojima.

Ancora dal Giappone, i fumettisti Shintaro Kago e Satoshi Shiki. Maestro del genere grottesco Ero-Guro e noto in Occidente per il suo stile definito “Fashionable Paranoia”, Shintaro Kago fonde satira grottesca e sperimentazione visiva estrema. Ha raggiunto la fama globale collaborando con Flying Lotus (per l’album You’re Dead!) e creando i concept per il film Netflix In the Tall Grass. Già vincitore del Premio Gran Guinigi nel 2014, sta realizzando la serie distopica e visionaria Parasitic City.
Conosciuto per le sue opere ricche di azione, Satoshi Shiki ha conquistato i cuori dei fan di tutto il mondo con i suoi lavori più famosi: RIOT, KAMIKAZE, Daphne in the Brilliant Blue XBLADE. Ha ottenuto un ampio riconoscimento come artista principale di Attack on Titan – Before the Fall e per Dororo e Hyakkimaru – La Leggenda, adattamento moderno del classico Dororo di Osamu Tezuka.

Voleranno dagli Stati Uniti a Napoli i fumettisti Alex Maleev e David Mack. Bulgaro di nascita e statunitense di adozione, Alex Maleev ha collaborato con Marvel Comics su numerose serie, tra cui la celebre gestione di Daredevil insieme a Brian Michael Bendis. Ha illustrato titoli come Moon KnightSpider-WomanScarlet e Iron Man, oltre a progetti per DC Comics e Dark Horse. È noto anche per la sua capacità di integrare fotografie e texture digitali nelle sue tavole, conferendo ai suoi fumetti un aspetto visivo distintivo e moderno.

Alex Maleev

Alex Maleev

Scrittore, artista, regista e designer statunitense, David W. Mack ha collaborato con i giganti dell’editoria USA (Marvel, DC, Dark Horse, Image Comics). È il creatore dell’acclamata serie KABUKI, inserita nella lista dei best seller del New York Times, e sceneggiatore di Daredevil, serie in cui ha creato il personaggio di Echo. Proprio quest’ultimo è stato protagonista della recente miniserie Disney+ Echo, per la quale Mack è tornato a collaborare direttamente con i Marvel Studios realizzando le illustrazioni originali per i titoli di coda di ogni episodio. Nominato agli Emmy e a diversi Eisner Awards (per Cover con Brian M. Bendis, e per il progetto di Tori Amos Little Earthquakes, The Graphic Album), Mack è celebre anche nel design cinematografico: oltre ai titoli di Captain America: The Winter Soldier (premiati con l’Excellence in Titles Design Award), ha continuato a lavorare come concept artist e cover artist per progetti legati al mondo di Neil Gaiman (American GodsNorse Mythology) e all’universo Star Wars.

David Mack

David Mack

Con una carriera che unisce musica e manga, sarà a COMICON Napoli la produttrice, DJ e fondatrice della “Tokyo Dance Music Week” Naz Chris. Conduttrice e co-creatrice del celebre programma radiofonico KosoKoso Broadcasting Station al fianco di leggende come Torishima e Yuji Horii, Naz Chris è anche voce di J-WAVE, e ricopre ruoli chiave nel Geidankyo e nella Japan Dance Music & DJ Association.

Prossimamente: Robert Crumb in mostra a Napoli!

Tra i grandi eventi con cui la città di Napoli si prepara ad accogliere la nuova edizione del festival, è in arrivo una mostra dedicata ad uno degli autori di fumetti più influenti di sempre: il maestro Robert Crumb. Tra gli indiscussi padri fondatori e figura centrale della scena dei comics underground americani degli anni ’60 e ’70, Crumb è un artista la cui opera continua ad offrire una critica sociale satirica e penetrante della società moderna, e un innovatore che ha sperimentato tra i primi la scrittura autobiografica nel fumetto, influenzando generazioni di autori successivi.
Grazie alla volontà del Sindaco Gaetano Manfredi, e all’impegno del consigliere per l’arte contemporanea Vincenzo Trione, per la prima volta Napoli offrirà uno dei suoi spazi più prestigiosi ad una grande mostra dedicata ad uno dei protagonisti della Nona arte. La mostra aprirà a Napoli nella primavera 2026, e sarà il cardine delle iniziative espositive del programma di COMIC(ON)OFF Napoli, il fuori festival in città che prosegue il suo ampliamento con decine di eventi diffusi in tutte le municipalità del capoluogo campano. Maggiori dettagli saranno svelati nelle prossime settimane.


Fonte: Comunicato stampa Comicon Napoli

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