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COMICON Napoli 2026: Poster, Magister e primi ospiti internazionali

Dal 30 Aprile al 3 Maggio 2026 torna il Comic Con Napoli, Leo Ortolani è il nuovo Magister

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Inizia oggi la road to COMICON Napoli 2026, che si svolgerà dal 30 aprile al 3 maggio alla Mostra d’Oltremare e che, come di consueto, sarà accompagnata da un lungo e ricco calendario di eventi diffusi in tutta la città. Si parte con l’annuncio del Magister, il disvelamento del poster della XXVI edizione, i primi ospiti internazionali, la grande mostra su Robert Crumb e l’immancabile apertura delle biglietterie online.

«Dopo avere celebrato il traguardo delle 25 edizioni, il festival inizia a svelare il programma 2026 partendo da alcuni ospiti internazionali accomunati da un sottile filo rosso: il coraggio di ridefinire i linguaggi creativi sfidando i contesti editoriali» – dichiara Matteo Stefanelli, Direttore artistico di COMICON. «Per questo ringrazio innanzitutto l’autore del poster Aurélien Predal e il Magister Leo Ortolani, per avere accettato di mettersi in gioco con noi. E sono particolarmente felice di accogliere per la prima volta in Italia Kazuhiko Torishima e Koji Igarashi, veri e propri architetti dell’immaginario contemporaneo».

 

Il poster firmato da Aurélien Predal

Aurelien Predal

Aurelien Predal

Il poster di COMICON Napoli 2026 è stato realizzato da Aurélien Predal, una delle personalità più influenti e creative del panorama internazionale dell’animazione. Con quasi vent’anni di esperienza come direttore artistico, concept artist e character designer, e una candidatura agli Annie Awards, Predal ha collaborato con Pixar, Sony Pictures Animation, DreamWorks, Illumination e Aardman – contribuendo a definire l’estetica di franchise che hanno conquistato il cuore del pubblico globale. Il suo tocco inconfondibile ha plasmato l’identità visiva di opere rivoluzionarie e grandi blockbuster, dai mondi stilizzati di Spider-Man: Across the Spider-Verse all’emotività di Inside Out 2, passando per l’iconica saga di Cattivissimo Me (1 e 4) e l’universo di Hotel Transylvania (2 e 3). La sua influenza artistica spazia inoltre dalla fantascienza d’autore di Star Wars: Visions Volume 2 all’innovativo Ron – Un amico fuori programma, e alle produzioni europee come Mune: Il guardiano della Luna e Asterix e il duello dei capi.

«Per il manifesto di quest’anno, ho immaginato il COMICON come una giungla colorata: vibrante, lussureggiante e brulicante di forme e personaggi giocosi. Un mondo in cui perdersi, dove luce, colore e forme grafiche si sovrappongono come fogliame. I personaggi sono esploratori arrivati da orizzonti lontani: curiosi, disordinati e gioiosi. Volevo che l’opera riecheggiasse lo spirito del festival: densa, luminosa e piena di scoperte per chiunque abbia voglia di avventurarsi» – ha dichiarato Predal.

Il lavoro di Predal sarà al centro di una mostra sui suoi principali progetti, e di una speciale Masterclass. Inoltre l’artista sarà presente durante tutti i giorni del festival anche presso l’area Artists’ Hall, dove sarà disponibile per sessioni di signing e commissions da parte del pubblico.

Leo Ortolani – Magister Comicon 2026

A ricoprire il ruolo di Magister della XXVI edizione, Leo Ortolani. Nato a Pisa nel 1967, si trasferisce a Parma, città da cui è stato definitivamente adottato e dove disegna e inventa storie fin da sempre. La sua prima storia a fumetti con un senso si intitola Il Rapimento, un giallo lungo due tavole, realizzata a sette anni e che purtroppo è andata persa. Tra le sue storie a fumetti più recenti c’è invece Tapum! La storia delle armi, un’opera monumentale sulla follia bellica umana pubblicata da Feltrinelli Comics, realizzata con qualche anno in più sulle spalle e decisamente più lunga di due pagine.

Leo Ortolani - Magister COMICON 2026 - foto di Luca Nizzoli

Leo Ortolani – Magister COMICON 2026 – foto di Luca Nizzoli

In mezzo e in coda, ha realizzato un universo. C’è soprattutto la serie intitolata Rat-Man, uscita in edicola per vent’anni con Panini Comics, ma anche i fumetti di divulgazione scientifica per Comics & Science, un libro sui Dinosauri che ce l’hanno fatta per le edizioni Laterza e tre libri per l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) intitolati C’è spazio per tutti, Luna 2069 e Blu Tramonto. Non contento, ha creato un mazzo di Tarocchi e miniserie che hanno calcato le edicole per anni, da Star Rats a Nightman, passando per un western spaghetti, Matana, e per graphic novel di successo come Cinzia. Non riuscendo a smettere di disegnare e scrivere, quando non è al lavoro su un libro, si dedica alle recensioni cinematografiche online (che poi raccoglie in libri, perché comunque, sai, la carta…), dove nessun blockbuster è al sicuro dalla sua matita. Ha creato un linguaggio umoristico riconoscibile, capace di unire generazioni diverse saltando dalla parodia pop alla satira sociale. Eclettico per natura, ha calcato il palcoscenico con Stefano Bollani, ha scritto uno spettacolo per Arturo Brachetti, ha sceneggiato un film con Lillo e ha fatto dei TikTok con la figlia Lucy. Leo Ortolani è anche geologo, ma non lo dice spesso, perché non si ricorda la cristallografia. Ortolani sarà protagonista di una mostra che ripercorrerà le tappe fondamentali della sua carriera e sarà al centro di talk, incontri e iniziative speciali.

Primi ospiti internazionali

Sempre più numerosa e variegata sarà la platea di ospiti italiani e internazionali. Tra i primi artisti internazionali di COMICON Napoli 2026, arrivano per la prima volta in Italia, Kazuhiko Torishima – l’editor più influente della storia moderna del manga, colui che ha scoperto e plasmato le carriere di maestri come Akira Toriyama, Masakazu Katsura e Koji Inada, spingendoli oltre i propri limiti fino alla creazione di fenomeni culturali come Dr. Slump e Dragon Ball – e Koji “IGA” Igarashi, uno dei più influenti creatori giapponesi di videogiochi e padre del genere “Metroidvania”, noto per aver rivoluzionato la serie Castlevania e per la creazione della serie Bloodstained.

Dopo dieci anni, torna a COMICON Napoli Don Rosa, uno degli autori più influenti e amati del fumetto Disney mondiale, artista che ha ridefinito l’epica di Paperopoli con la Saga di Paperon de’ Paperoni, epopea costruita intrecciando ogni riferimento biografico sul papero più ricco del mondo presente nell’opera di Carl Barks, vincitore di diversi Harvey e Eisner Awards.

Don Rosa

Don Rosa

Un poker d’assi del settore videogame sarà protagonista di talk e incontri con il pubblico: l’attore e doppiatore Troy Baker, leggendaria voce per i videogiochi The last of us I e II, Death Stranding I e II, Call of DutyFortniteBioshock e il recente Indiana Jones and the Great Circle, ma anche per la serie vincitrice di un Emmy Award Love, Death & Robots; il compositore Austin Wintory, tre volte nominato ai Grammy e due volte vincitore di un BAFTA, noto per il gioco per PS3 Journey e per le sue collaborazioni con Assassin’s Creed Syndicate, la trilogia The Banner SagaABZU, The Pathless, Aliens: Fireteam Elite, LEGO Fortnite e per i recenti Sword of the Sea Hades IIAndrea Pessino, co-fondatore dello studio di sviluppo di videogiochi Ready At Dawn®, collaboratore di Blizzard Entertainment, dove ha creato le tecnologie di base per diversi blockbuster della serie di videogiochi WarCraft, vincitore di numerosi riconoscimenti del settore, tra cui il premio “Graphics Software of the Year” di PC Magazine; il compositore e sound director Tomoyuki Tanaka, artista che ha lavorato alle colonne sonore di serie videoludiche iconiche come CastlevaniaMetal Gear Solid e Yakuza  e collaborato con visionari come Koji Igarashi e Hideo Kojima.

Ancora dal Giappone, i fumettisti Shintaro Kago e Satoshi Shiki. Maestro del genere grottesco Ero-Guro e noto in Occidente per il suo stile definito “Fashionable Paranoia”, Shintaro Kago fonde satira grottesca e sperimentazione visiva estrema. Ha raggiunto la fama globale collaborando con Flying Lotus (per l’album You’re Dead!) e creando i concept per il film Netflix In the Tall Grass. Già vincitore del Premio Gran Guinigi nel 2014, sta realizzando la serie distopica e visionaria Parasitic City.
Conosciuto per le sue opere ricche di azione, Satoshi Shiki ha conquistato i cuori dei fan di tutto il mondo con i suoi lavori più famosi: RIOT, KAMIKAZE, Daphne in the Brilliant Blue XBLADE. Ha ottenuto un ampio riconoscimento come artista principale di Attack on Titan – Before the Fall e per Dororo e Hyakkimaru – La Leggenda, adattamento moderno del classico Dororo di Osamu Tezuka.

Voleranno dagli Stati Uniti a Napoli i fumettisti Alex Maleev e David Mack. Bulgaro di nascita e statunitense di adozione, Alex Maleev ha collaborato con Marvel Comics su numerose serie, tra cui la celebre gestione di Daredevil insieme a Brian Michael Bendis. Ha illustrato titoli come Moon KnightSpider-WomanScarlet e Iron Man, oltre a progetti per DC Comics e Dark Horse. È noto anche per la sua capacità di integrare fotografie e texture digitali nelle sue tavole, conferendo ai suoi fumetti un aspetto visivo distintivo e moderno.

Alex Maleev

Alex Maleev

Scrittore, artista, regista e designer statunitense, David W. Mack ha collaborato con i giganti dell’editoria USA (Marvel, DC, Dark Horse, Image Comics). È il creatore dell’acclamata serie KABUKI, inserita nella lista dei best seller del New York Times, e sceneggiatore di Daredevil, serie in cui ha creato il personaggio di Echo. Proprio quest’ultimo è stato protagonista della recente miniserie Disney+ Echo, per la quale Mack è tornato a collaborare direttamente con i Marvel Studios realizzando le illustrazioni originali per i titoli di coda di ogni episodio. Nominato agli Emmy e a diversi Eisner Awards (per Cover con Brian M. Bendis, e per il progetto di Tori Amos Little Earthquakes, The Graphic Album), Mack è celebre anche nel design cinematografico: oltre ai titoli di Captain America: The Winter Soldier (premiati con l’Excellence in Titles Design Award), ha continuato a lavorare come concept artist e cover artist per progetti legati al mondo di Neil Gaiman (American GodsNorse Mythology) e all’universo Star Wars.

David Mack

David Mack

Con una carriera che unisce musica e manga, sarà a COMICON Napoli la produttrice, DJ e fondatrice della “Tokyo Dance Music Week” Naz Chris. Conduttrice e co-creatrice del celebre programma radiofonico KosoKoso Broadcasting Station al fianco di leggende come Torishima e Yuji Horii, Naz Chris è anche voce di J-WAVE, e ricopre ruoli chiave nel Geidankyo e nella Japan Dance Music & DJ Association.

Prossimamente: Robert Crumb in mostra a Napoli!

Tra i grandi eventi con cui la città di Napoli si prepara ad accogliere la nuova edizione del festival, è in arrivo una mostra dedicata ad uno degli autori di fumetti più influenti di sempre: il maestro Robert Crumb. Tra gli indiscussi padri fondatori e figura centrale della scena dei comics underground americani degli anni ’60 e ’70, Crumb è un artista la cui opera continua ad offrire una critica sociale satirica e penetrante della società moderna, e un innovatore che ha sperimentato tra i primi la scrittura autobiografica nel fumetto, influenzando generazioni di autori successivi.
Grazie alla volontà del Sindaco Gaetano Manfredi, e all’impegno del consigliere per l’arte contemporanea Vincenzo Trione, per la prima volta Napoli offrirà uno dei suoi spazi più prestigiosi ad una grande mostra dedicata ad uno dei protagonisti della Nona arte. La mostra aprirà a Napoli nella primavera 2026, e sarà il cardine delle iniziative espositive del programma di COMIC(ON)OFF Napoli, il fuori festival in città che prosegue il suo ampliamento con decine di eventi diffusi in tutte le municipalità del capoluogo campano. Maggiori dettagli saranno svelati nelle prossime settimane.


Fonte: Comunicato stampa Comicon Napoli

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Xmas Comics: il programma di domenica 14 dicembre 2025

Ecco il programma di domenica 14 dicembre dell’Xmas Comics l’evento natalizio della cultura pop della città di Torino

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Ecco di seguito il programma completo di domenica 14 dicembre dell’Xmas Comics trasmesso dall’ufficio stampa della manifestazione.


Xmas Comics: il programma di domenica tra cosplay, musica, giochi e incontri.

Antonio Lapone firma il manifesto

Si è aperta oggi all’Oval – Lingotto Fiere di Torino la XI edizione di Xmas Comics & Games con migliaia di visitatori appassionati di fumetti, cosplay, videogames.

Fumettisti, illustratori ed editori sono il cuore della manifestazione torinese: sono presenti all’Oval più di 40 autori del mondo della nona arte, a disposizione del pubblico per sketch e disegni personalizzati, oltre che protagonisti di conferenze e incontri.

Il programma di domenica 14 dicembre

Alle ore 14, Primo Nero, personaggio diventato famoso sul web per i suoi video girati in situazioni assurde per le strade di Roma, presenta L’Inkredibile Primo Nero Show (Nov3l Edizioni), il suo esordio nel mondo del fumetto.

Due le grandi aree dedicate al gioco: l’area games, con giochi da tavolo, di ruolo, carte collezionabili, miniature, modellismo e laboratori creativi, grazie alla presenza di associazioni e creativi indipendenti; e l’area videogames, con tornei di 2XKOFortniteEA FC 25 e Mario Kart, oltre a postazioni di gioco libero, simulazioni di guidaarea laser gamecabinati e una sezione interamente dedicata ai titoli sviluppati da case indipendenti e game designer emergenti.

Dalle 10.30 e per tutto il giorno, nella Casa del Grinch, il villaggio di Natale pensato per i più piccoli e per le famiglie, i bambini possono incontrare il Grinch, Babbo Natale, Mamma Natale, gli elfi e la renna Rudolf; partecipare a laboratori creativigiochi con mattoncini Lego gigantiattività di truccabimbi e ballare con la Christmas Elf Dance.

Alle 12 sul palco iniziano le qualificazioni del Karaoke, il contest canoro che coinvolge il pubblico in una gara all’ultima nota, con finali in programma nel pomeriggio. Dalle 13.30, il main stage accoglie uno degli eventi più attesi: la tappa italiana del Nordic Cosplay Championship, il circuito internazionale nato nei Paesi nordici che seleziona ogni anno i migliori cosplayer per la finalissima in Svezia. A giudicare i concorrenti una giuria d’eccezione, con nomi di rilievo della scena cosplay nazionale e internazionale.

Sempre alle 12, in sala incontri, spazio alla creatività e alla tecnica con l’incontro dedicato al propmaking: la propmaker Sara Siviero accompagna il pubblico dietro le quinte della costruzione di armi, elmi e oggetti scenici, svelando i segreti delle resine, delle stampanti 3D e della lavorazione artigianale.

Alle 15 appuntamento con il mondo della scienza e del fumetto: il Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino presenta “La matematica nei comics“, un incontro che racconta come le discipline scientifiche possano integrarsi nel linguaggio narrativo del fumetto, attraverso una selezione di storie emblematiche.

Nel pomeriggio, nell’area rock, spazio alla musica dal vivo con la finale della Battle of the Bands: le 10 band selezionate si sfidano sul palco in una giornata ad alto tasso di energia, dove il pubblico e una giuria tecnica decretano i vincitori. In palio concerti, sessioni di prove professionali e occasioni di visibilità nei principali spazi musicali piemontesi.

Come da tradizione, alle 18 per la chiusura, l’Oval si trasforma in un grande palco da concerto con l’arrivo di Cristina D’Avena, l’icona delle sigle tv che da oltre 40 anni fa cantare intere generazioni. Migliaia i fan attesi per questo show che è ormai una tradizione per l’evento torinese.

Fonte: CS XMas Comics

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Collezionismo e Merchandise

L’arte di Cuphead alla MGWCMX 2025: dietro le quinte dell’Artbook Tomadachi Press

Alla Milan Games Week 2025 Dario Moccia e lo staff di Tomodachi Press presente hanno presentato l’Official Artbook di Cuphead: un viaggio tra arte e carte collezionabili

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La Milan Games Week 2025 si è confermata ancora una volta come uno degli appuntamenti più importanti per il mondo dei videogiochi, della cultura pop e dell’intrattenimento digitale. Tra anteprime, ospiti internazionali, tornei esport e novità hardware, uno degli eventi più intensi e applauditi si è svolto al Sullivan Stage Powered by Game Life, dove è andato in scena il panel dedicato a Cuphead – Out of the Cards, l’Official Artbook che celebra il celebre videogioco attraverso l’arte di decine di artisti.

Un incontro attesissimo, che ha richiamato non solo i fan del titolo di Studio MDHR, ma anche collezionisti, illustratori, appassionati di street art, fumetti, animazione e cultura nerd a 360 gradi. Protagonista sul palco parte del team di Tomodachi Press: Dario Moccia, Davide Masella, Plot Jacobs, Nico Ray e numerosi altri artisti che hanno contribuito a rendere questo progetto una vera e propria opera corale.

Cuphead: Out of the Cards - Official Trailer : r/Cuphead

Un progetto nato quasi per necessità

Durante il panel è stato raccontato come l’artbook sia nato in modo del tutto naturale. Nel corso della produzione del set di carte collezionabili ispirate a Cuphead, il team si è trovato con una quantità enorme di materiale di “scarto”: bozze preparatorie, versioni alternative, prove di colore, reinterpretazioni e concept che non avevano trovato spazio nel prodotto finale.

Da qui l’idea: racchiudere tutto in un volume che raccontasse il dietro le quinte dell’intero progetto. Non un semplice artbook celebrativo, ma una vera e propria cronaca visiva del processo creativo. Il risultato è un volume imponente da 416 pagine, diventato immediatamente un oggetto da collezione. L’edizione deluxe, arricchita da cofanetto e dettagli esclusivi, è andata rapidamente sold out, segno di un entusiasmo straordinario da parte del pubblico.

A impreziosire ulteriormente l’opera è la prefazione dei fratelli Moldenhauer, i creatori originali di Cuphead, che hanno voluto personalmente commentare il progetto, riconoscendone il valore artistico e l’approccio rispettoso verso l’opera originale.

La visione di Dario Moccia e la direzione artistica

JapOn - Cuphead - Out Of The Cards Box - Dario Moccia

Il cuore creativo dell’intero progetto è stato Dario Moccia, che ha curato la direzione artistica in ogni sua fase. Il suo lavoro non si è limitato al semplice coordinamento: ha selezionato gli artisti, assegnato soggetti, definito stili e guidato ogni singolo artwork.

Il metodo di lavoro è stato chiaro fin dall’inizio:

“In base al soggetto sceglievo prima lo stile, poi l’artista”.

Una scelta che ha permesso di ottenere un set estremamente vario sul piano estetico, ma allo stesso tempo coerente con l’anima di Cuphead. Ogni carta diventa così un’opera unica, che reinterpreta personaggi, boss e ambientazioni attraverso tecniche differenti: illustrazione tradizionale, pittura digitale, graffiti, scultura, 3D, murales e animazione.

Dal murales alla carta: l’arte che si fa collezione

Uno degli episodi più affascinanti raccontati sul palco riguarda la trasformazione di un murale reale, dipinto in Valcamonica, in una carta collezionabile. Un’opera gigantesca, alta circa 4 metri e larga 8, realizzata su un muro vero, poi ridotta alle dimensioni di una carta da gioco.

All’interno dell’artbook sono documentate tutte le fasi del lavoro:

  • sopralluoghi

  • realizzazione dal vivo con l’uso della gru

  • fotografie di produzione

  • correzioni in tempo reale

Non solo: sono state inserite persino le coordinate GPS per permettere ai fan di andare a vedere l’opera dal vivo. Un esempio perfetto di come street art e collezionismo possano fondersi in un unico progetto creativo.

Un’attenzione maniacale per ogni dettaglio

Cuphead - Out of the Cards" - Official Artbook | Regular Edition – Tomodachi Press

Durante la produzione del set, anche gli elementi più piccoli hanno richiesto un lavoro enorme. Emblematico il caso delle icone di gioco: inizialmente erano state inserite quelle originali del titolo, ma a produzione quasi ultimata è arrivata la richiesta di rielaborarle completamente.

Questo ha portato alla realizzazione di oltre 160 nuove icone disegnate da zero, ciascuna reinterpretata in modo artistico. Un lavoro titanico, che ha richiesto settimane di produzioni serrate, bozze, revisioni e rifiniture. Tutto questo processo è oggi documentato nelle ultime pagine dell’artbook, rendendo il volume una vera miniera di contenuti per appassionati e addetti ai lavori.

Il sogno degli artisti: lavorare su Cuphead

Box "Cuphead - Out Of The Cards" – Tomodachi Press

Molti artisti presenti sul palco hanno raccontato quanto questo progetto sia stato, per loro, la realizzazione di un sogno coltivato fin dall’infanzia. Alcuni provengono dal mondo delle carte collezionabili, cresciuti tra Pokémon, Yu-Gi-Oh! e Magic. Altri arrivano dalla street art, dall’illustrazione o dal 3D.

Per tutti, lavorare su un brand come Cuphead ha rappresentato una sfida enorme:

  • da un lato la libertà creativa

  • dall’altro il rispetto del canone originale

  • in mezzo, la necessità di adattare ogni opera alle regole tecniche della stampa e della carta

Il risultato finale dimostra che questo equilibrio è stato raggiunto pienamente.

Il rapporto con i collezionisti

Uno degli aspetti più emozionanti emersi dal panel è stato il rapporto diretto con i fan e i collezionisti. Molti hanno raccontato di:

  • aver iniziato a collezionare proprio grazie a Cuphead – Out of the Cards

  • aver scoperto il gioco solo dopo aver trovato una carta

  • aver completato interi set, cercando varianti numerate, sketch e alterazioni

All’estero, in particolare, il successo è stato sorprendente: centinaia di box venduti online in pochissimo tempo, anche in Paesi dove la comunicazione italiana non era arrivata direttamente. Segno che la forza del progetto è stata soprattutto artistica e non solo legata al brand.

Quando il videogioco diventa arte

Cuphead – Out of the Cards non è solo un artbook e non è solo un set di carte. È un progetto che dimostra come il videogioco possa diventare:

  • opera d’arte visiva

  • oggetto da collezione

  • racconto creativo

  • esperienza culturale condivisa

La consacrazione alla Milan Games Week 2025 rappresenta il riconoscimento definitivo di questo percorso. Un esempio concreto di come passione, talento e lavoro di squadra possano trasformare un videogioco in una piattaforma artistica capace di unire mondi diversi.

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MGWCMX 2025: Ultimate Universe: the end, ma non tutto finirà…

Alla MGWCMX 2025 abbiamo partecipato a uno dei panel più importanti per i fan Marvel: Ultimate Universe: the end. Protagonisti sul palco CB Cebulski, editor in chief Marvel, e Peach Momoko, l’autrice dietro il rivoluzionario Ultimate X-Men

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Quando è arrivato il ‘nuovo’ Ultimate Universe c’era molta curiosità sul progetto e un pensiero unanime: ma sarà lo stesso Universo che ha lanciato Miles Morales o sarà un inedito mondo alternativo?

Quando è circolato il nome di Jonathan Hickman, ci si è resi conto che sarebbe stato un qualcosa di decisamente differente: molto più cerebrale e adulto, rispetto a quanto visto nei primi anni 2000 e con proposte editoriali sorprendenti e, soprattutto, originali.

Uno Spider-Man trentacinquenne e padre, degli X-Men che pongono sempre al centro delle vicende la diversità, ma che sono liceali giapponesi con super-poteri, una squadra di Ultimates molto differente da quella di Mark Millar. Le serie su Black Panther e Wolverine, sono quelle più ‘convenzionali’, ma non per questo prive di storie intriganti e mature. Insomma: l’operazione Ultimate Universe è stato un vero successo per Marvel.

A distanza di due anni, però, l’Universo Ultimate è pronto a salutarci. Inaspettatamente anche CB Cebulski ha confermato e ufficializzato:

«l’Universo Ultimate finisce con Endgame»

la saga che segnerà il ritorno del Creatore/Reed Richards e che porterà allo scontro del villain con gli eroi di questo universo.

Durante la Milan Games Week & Cartoomics 2025, si è parlato molto di passato, presente e futuro dell’Ultimate Universe insieme a CB Cebulski, editor in chief della Marvel, e Peach Momoko, autrice di Ultimate X-Men, durante il panel Ultimate Universe: the end, moderato da Nicola Peruzzi, coordinatore editoriale dei comics di Panini, e Emanuele Emma.

Nella giornata di sabato all’Hero Stage, ancora una volta Marvel è stata protagonista. Ecco come è andata.

Il nuovo Ultimate Spider-Man nasce in Italia

Pronti, via CB Cebulski si presenta con un aneddoto che ha fatto impazzire la platea di fan presenti. Nelle prime battute l’Editor in Chief Marvel ha detto:

«Ultimate Spider-Man? Vi svelo questo segreto: è nato in Italia»

Cebulski ha raccontato che Jonathan Hickman aveva l’idea della serie, ma avrebbe accettato di farla solo con l’artista giusto. Quel nome era Marco Checchetto.

«Sono volato in Italia, gli ho offerto personalmente la serie, e lui ha detto sì. Abbiamo chiamato Hickman: ‘Siamo dentro’. E Jonathan: ‘Ok, facciamolo’.»

Un pezzo fondamentale del nuovo Ultimate Universe e tra i campioni d’incassi degli ultimi due anni della Marvel, è nato davvero sul nostro territorio.

Cebulski ha spiegato, poi, che creare un nuovo Ultimate Spider-Man è stata una sfida enorme:

«Esistono decine di versioni di Spider-Man. Nella Terra-616, nei multiversi, e naturalmente il primo Ultimate Spider-Man di Bendis e Bagley. Qui però volevamo qualcosa di completamente diverso.»

E la rivelazione più clamorosa? Hickman, paradossalmente, non è un grande fan di Spider-Man, ma aveva un’idea chiara su cosa fare con il personaggio:

«Voleva raccontare Peter, Mary Jane e i figli. Un Peter adulto, sposato.»

Marvel sapeva che il pubblico (soprattutto quello di vecchia data) desiderava da anni una versione sposata dell’Arrampicamuri con la rossa più sexy del Marvel Universe (ci perdonerà la Vedova Nera):

«È stato intelligente dare ai fan quello che volevano. Lì c’era spazio per farlo, e il pubblico ha risposto in modo incredibile.»

Come è nato l’Ultimate Universe

Il nuovo Ultimate Universe non nasce dal lavoro di una sola persona. Cebulski rivela che nei summit creativi, che vengono fatti due volte l’anno a New York, ogni autore propone idee, e tutti gli altri intervengono. Inizialmente, il nuovo UU sarebbe dovuto finire nelle mani di Donny Cates (Venom, Hulk), ma alla fine, complici anche alcuni problemi personali dell’autore, il progetto è finito nelle mani dell’architetto Jonathan Hickman.

«Hickman aveva l’impianto. Donny Cates ha portato idee. Altri autori ancora hanno aggiustato, rinforzato, ampliato. È così che la storia è diventata quella che vedete oggi.»

Gli X-Men di Peach Momoko: totale libertà creativa

Durante il panel, l’artista Peach Momoko è stata protagonista non solo con risposte interessanti alle domande fatte da Peruzzi e Emma, ma anche con uno showcase dove l’artista giapponese ha disegnato per il pubblico presente una stupefacente Maystorm, personaggio da lei creato e a cui è molto affezionata.

foto dal panel dove viene mostrata Peach Momoko all’opera

Quando si passa a Ultimate X-Men, Cebulski sorride:

«Vi svelo un altro segreto: quando chiedi a un autore di fare un pitch, normalmente ti manda un documento. Peach ha scritto e DISEGNATO l’intero primo numero. Ha consegnato un mini-comic finito.»

Marvel decise di darle totale libertà, anche grazie alla struttura “a territori separati” ideata da Hickman:

«Nel nuovo Ultimate Universe ogni area del mondo è autonoma. Il Giappone era completamente libero. E così l’abbiamo consegnato a Peach: ‘Fai tutto quello che vuoi’.»

Momoko ha portato all’interno del mito dei Mutanti Marvel la sua sensibilità, profondamente radicata nell’arte giapponese e nel suo immaginario, creando un team originale e che ha fatto breccia nei cuori di molti fan:

«Volevo una storia che fosse personale, sincera, vicina alla mia vita, ma anche comprensibile per un pubblico Marvel. Ho cercato un equilibrio fra tradizione e novità.»

Il risultato è una delle serie più uniche dell’intera linea.

L’Italia nel DNA dell’Ultimate Universe

Cebulski si è soffermato molto sul ruolo dell’Italia nella Marvel moderna:

«La tradizione italiana del fumetto è fortissima. Romita, Buscema… e oggi una generazione nuova che sostiene quella successiva. Le scuole italiane insegnano lo storytelling Marvel meglio che in qualunque altra parte del mondo.»

Da Checchetto a Alessandro Capuccio (Ultimate Wolverine), ma anche Stefano Caselli (Ultimate Black Panther), passando per artisti emergenti, l’editor-in-chief conferma:

«C’è più talento italiano in Marvel che da qualunque altra nazione.»

Ultimate Wolverine, Ultimate Black Panther e il “fattore sorpresa”

Il panel prosegue parlando delle altre serie chiave. Cebulski ha raccontato come siano stati scelti autori poco noti ma di enorme talento, come Chris Condon (That Texas Blood) e Alessandro Cappuccio:

«A volte la magia succede. Metti insieme le persone giuste e nasce una nuova superstar.»

Il futuro: Ultimate Incursion e Ultimate Endgame

Verso la fine, Cebulski lancia un avvertimento ai lettori:

«L’Ultimate Universe finirà… ma non finirà davvero. Non sarà come ve lo immaginate. Alcuni elementi resteranno.»

E ha invitato i lettori a leggere con attenzione Ultimate Incursion, miniserie con protagonista Miles Morales aka Spider-Man:

«È fondamentale per capire il futuro della Marvel. Non dormiteci sopra.»

Sul finale, una rivelazione che strappa un boato:

«Peach ha finito l’ultimo numero di Ultimate X-Men. Ma… potrebbe non essere l’ultima volta che vedrete Maystorm.»

I fan sono avvisati: l’Universo Ultimate sta per giungere all’epilogo, ma alcuni personaggi non sono destinati a lasciare le pagine dei fumetti Marvel tanto presto…

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