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Mercoledì Addams: dalle origini al successo della serie Netflix

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Mercoledì

Chi era Mercoledì prima… di essere LA Mercoledì di Netflix?

Mercoledì Addams è oggi uno dei personaggi più iconici della cultura pop, amata da generazioni di spettatori e recentemente tornata al centro della scena grazie alla serie Netflix Mercoledì (Wednesday) di Tim Burton con protagonista la bravissima Jenna Ortega. La seconda stagione, che ha visto star del cinema come Steve Buscemi e della musica come Lady Gaga tra gli interpreti, si è conclusa registrando ottimi ascolti anche per i nuovi episodi.

Il trailer di Mercoledì Stagione 2 svela due date di uscita: la serie TV di Netflix sarà spezzata a metà - Multiplayer.it

Ma dietro la sua fama moderna si nasconde una lunga e affascinante storia che parte da quasi un secolo fa, quando la Famiglia Addams non era ancora LA ‘Famiglia Addams’ come la conosciamo, bensì una serie di vignette satiriche.
Insomma… chi era Mercoledì PRIMA della Mercoledì di Netflix? Dalla sua creazione sulla carta alla televisione degli anni ’60, fino alle celebri incarnazioni cinematografiche e televisive più recenti, scopriamo insieme le origini di Mercoledì Addams.

Le origini: Charles Addams e il New Yorker

La storia di Mercoledì comincia con Charles Addams, vignettista americano nato nel 1912. Fin da giovane aveva un gusto spiccato per l’umorismo nero, che trovava terreno fertile nelle sue illustrazioni pubblicate a partire dagli anni ’30 sul New Yorker.

Charles Addams e la ‘sua’ famiglia

In queste vignette compariva un gruppo di personaggi eccentrici, cupi e grotteschi, ma anche sorprendentemente affiatati: la futura Famiglia Addams. All’epoca non avevano ancora nomi, né una struttura narrativa precisa. Erano figure di contorno a battute macabre, disegnate con eleganza e ironia.

La bambina con le trecce scure, quella che sarebbe diventata in futuro Mercoledì, appariva già come una ragazzina pallida, dallo sguardo enigmatico e inquietante.

Charles Addams non aveva in testa un’identità ben definita per lei; era solo una pedina in un universo di gag visive. Più tardi, con la trasposizione televisiva, quella ragazzina avrebbe ricevuto un nome e una personalità più precisa… ma non ancora uguale a quella della ragazzina gotica che conosciamo oggi.

Perché il nome Mercoledì?

Il nome Mercoledì venne scelto solo nel 1964, quando la ABC decise di produrre una serie televisiva basata sulle vignette. Fu la produttrice David Levy a chiedere a Charles Addams di dare un nome ai suoi personaggi, che fino ad allora erano anonimi.

Secondo la tradizione inglese esiste una filastrocca del XIX secolo che recita:

Wednesday’s child is full of woe
(“Il bambino del mercoledì è pieno di dolore”).

Questa frase colpì Addams, che la trovò perfetta per la figlia femmina della famiglia più macabra d’America. Nacque così Wednesday Addams: la bambina del mercoledì, malinconica e cupa, che incarnava perfettamente il suo destino.

La prima Mercoledì della TV (1964-1966)

La serie televisiva originaleThe Addams Family andò in onda sulla ABC dal 1964 al 1966, con grande successo. Mercoledì venne interpretata dalla piccola attrice Lisa Loring, che aveva appena sei anni quando iniziò le riprese.

Morta Lisa Loring, la prima Mercoledì Addams

Questa prima versione di Mercoledì non era ancora la ragazzina glaciale e sinistra che conosciamo oggi: era una bambina dolce, gentile e vivace, anche se con interessi particolari come allevare ragni o giocare con teste di bambole decapitate. La sua oscurità era addolcita da una vena di innocenza.

Lisa Loring rimase talmente legata al personaggio che continuò a partecipare a reunion e revival negli anni successivi, diventando un volto amatissimo dai fan. Una curiosità: fu proprio lei a inventare una piccola danza sulle note di un valzer, che decenni dopo sarebbe stata omaggiata nella serie Netflix di Tim Burton, in una versione più gotica e memorabile.

I film per la TV e i revival

Dopo la fine della serie originale, la Famiglia Addams tornò più volte in televisione con speciali e film per la TV. Nel 1977, ad esempio, Lisa Loring riprese brevemente il ruolo di Mercoledì in Halloween with the New Addams Family.

Tuttavia, la vera rinascita del personaggio avvenne negli anni ’90 con i film diretti da Barry Sonnenfeld: La famiglia Addams (1991) e La famiglia Addams 2 (1993) dove la piccola Mercoledì fu interpretata da Christina Ricci, che le diede una svolta radicale.

Christina Ricci: l’icona gotica degli anni ’90

La Mercoledì di Christina Ricci segnò una rivoluzione. A differenza della versione più infantile degli anni ’60, qui il personaggio divenne l’incarnazione perfetta della bambina gotica: sguardo glaciale, voce monotona, humor tagliente e un sadismo sottile che faceva ridere e inquietava allo stesso tempo.

Christina Ricci torna nella famiglia Addams con Wednesday | Wired Italia

La Ricci rese Mercoledì un’icona della cultura alternativa, contribuendo a molte battute e pose personali, creando un personaggio memorabile al punto da oscurare quasi il resto della famiglia.

Molte ragazze e adolescenti degli anni ’90 si riconobbero in lei, nella sua intelligenza fuori dal comune e nella sua insofferenza verso la società normale.

Mercoledì nel nuovo millennio: cartoni animati e cinema

Dopo gli anni ’90, Wednesday è continuata a vivere in diverse incarnazioni.

In The New Addams Family (serie live action del 1998-1999) e nei cartoni animati, Mercoledì venne rappresentata con un mix delle versioni precedenti: cupa, ma con tocchi di ironia.

La famiglia Addams - Film (2019) - MYmovies.it

La Famiglia Addams (2019) e il suo sequel, La Famiglia Addams 2 (2021) furono prodotti dalla MGM, e hanno visto Chloë Grace Moretz prestare la voce a Mercoledì. In queste versioni, il personaggio appare come una ragazzina brillante e ribelle, con un look ancora più moderno.

Tim Burton, Jenna Ortega e il ritorno di Mercoledì

Il 2022 segna un nuovo punto di svolta: la serie Mercoledì su Netflix, diretta e prodotta da Tim Burton e con protagonista è Jenna Ortega, che interpreta una versione adolescente ancora più gotica e glaciale. Questo grazie ovviamente al contributo del Re della cinematografia gotica, ovvero lo stesso Burton.

Questa incarnazione porta Mercoledì fuori dal contesto familiare, in un collegio gotico chiamato Nevermore Academy, dove affronta misteri, intrighi e il proprio percorso di crescita. Ortega offre un’interpretazione glaciale e sofisticata, che unisce l’eredità di Christina Ricci a un nuovo carisma contemporaneo.

Burton, rende omaggio anche alla ‘vecchia’ Mercoledì, Christina Ricci, affidandole una parte nella serie, quella dell’insegnante Marilyn Thornhill, creando un ponte simbolico tra due generazioni di Mercoledì.

La danza di Mercoledì nella serie, improvvisata da Jenna Ortega con ispirazioni punk, gotiche e tributi a Siouxsie Sioux, è diventata virale su TikTok e ha portato il personaggio in vetta alla cultura pop mondiale. Rivediamola insieme!

Curiosità e dettagli poco noti su Mercoledì

  1. Il colore del vestito: nelle vignette originali e nella serie TV anni ’60, Mercoledì indossava vestiti scuri, ma non necessariamente neri. Fu con Christina Ricci che il suo look nero con colletto bianco divenne definitivo.
  2. Animali domestici: oltre al celebre ragno Nero, Mercoledì ha avuto in alcune versioni anche un lucertolone da compagnia.
  3. Il legame con Edgar Allan Poe: molte interpretazioni moderne di Mercoledì si ispirano all’estetica e alle atmosfere cupe dello scrittore americano, amato da Charles Addams.
  4. La scelta di Jenna Ortega: Tim Burton dichiarò che Ortega fu scelta perché riusciva a «non sbattere le palpebre per intere scene», caratteristica che dona al personaggio un’aura ancora più inquietante.

Mercoledì come icona culturale

Mercoledì Addams è passata dalle vignette del New Yorker ai social network globali, senza mai perdere la sua essenza: una bambina che guarda il mondo con occhi scuri e ironici, rifiutando la normalità.

Dietro al suo sorriso mancato e alle trecce nere, c’è una lunga storia di evoluzioni artistiche e interpretazioni memorabili. La sua forza sta proprio in questo: Mercoledì non è mai solo un personaggio, ma uno specchio in cui ogni epoca ha potuto riflettere le proprie inquietudini e i propri desideri.

E chissà: se Charles Addams fosse vivo oggi, probabilmente sorriderebbe nel vedere la sua creatura trasformarsi ancora una volta in icona di massa, con milioni di fan che ballano la sua danza su TikTok o che si travestono da lei a Halloween.

Perché, dopotutto, la bambina del mercoledì continuerà sempre a portare un po’ di “dolore”, di oscurità e di fascino in ogni nuova generazione.

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Road to Fallout 2: Welcome to Vault 33

Ripercorriamo insieme la prima stagione di Fallout, serie TV Prime Video, in attesa dell’arrivo dei nuovi episodi il 17 dicembre!

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Il 17 dicembre debutterà la seconda stagione di Fallout su Prime Video, serie TV tratta dall’omonima saga videoludica di Bethesda, che ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico.

Se non vi ricordate cosa è successo negli episodi della stagione 1, o volete farvi un’infarinatura prima di affrontare un binge watching in preparazione dei nuovi episodi, vi diamo una mano noi di PopCorNerd, con un classico ma efficace “riassunto delle puntate precedenti“.

Dalla vita perfetta del Vault 33 al mondo esterno: la Zona Contaminata

La storia si apre nel Vault 33, una comunità sotterranea apparentemente idilliaca. Lucy MacLean (Ella Purnell) è una giovane donna ottimista, educata e rigidamente legata ai valori da “America anni ’50” che governano la vita dei vault-dwellers: educazione perfetta, gentilezza, comunità. Il mondo in superficie, per lei, non esiste: è solo un ricordo mitizzato di un’epoca perduta.

Il Vault 33, insieme ai vicini 32 e 31, vive secondo un sistema di “scambi matrimoniali” per favorire la coesione tra comunità. Ma il matrimonio combinato di Lucy con un abitante del Vault 32 si trasforma rapidamente in un incubo: gli ospiti si rivelano essere razziatori che hanno massacrato la popolazione del 32 e sono penetrati di nascosto nel 33. L’attacco è brutale, sanguinoso, e culmina con il rapimento del padre di Lucy, il Soprintendente Hank MacLean (Kyle MacLachlan).

Sconvolta e determinata a riportarlo a casa, Lucy decide di fare ciò che nessuno del Vault dovrebbe mai fare: salire in superficie. Equipaggiata solo dalla sua innocenza e da un addestramento teorico, si avventura nel deserto radioattivo: la Zona Contaminata.

Appena emersa, Lucy scopre che la superficie è l’opposto del suo mondo sotterraneo: mutanti, radiazioni, fazioni in guerra, commerci spietati e superstizioni caratterizzano ogni incontro.

Il primo contatto è devastante: Lucy deve difendersi, contrattare e soprattutto imparare a mentire e manipolare, competenze che non ha mai sviluppato. Si imbatte in creature iconiche come i gechi mutanti e scopre la follia degli esseri umani sopravvissuti, ormai adattati alla legge del più forte.

Lucy, però, resta fedele alla sua morale: vuole ritrovare Hank e salvare il Vault 33, convinta che la gentilezza sia ancora possibile.

La Confraternita d’Acciaio e Maximus

Parallelamente alla storia di Lucy, seguiamo Maximus (Aaron Moten), uno scudiero della Confraternita d’Acciaio, un ordine militarizzato che si presenta come difensore della civiltà ma si comporta come una teocrazia tecnologica. Maximus, spesso vittima di bullismo e considerato uno dei ranghi più bassi, sogna di diventare un Cavaliere, pilotare un’armatura atomica e guadagnare rispetto.

Quando un Cavaliere viene ucciso sotto i suoi occhi, Maximus coglie l’occasione e assume la sua identità per portare a termine una missione delicata: recuperare uno scienziato fuggitivo che possiede un misterioso contenitore, un MacGuffin ricercato da più fazioni.

Maximus diventa lentamente un eroe riluttante. Nonostante la Confraternita predichi controllo e dogma, lui mantiene un codice personale confuso ma sincero, spesso in conflitto con l’autorità. L’arrivo dell’armatura atomica, marchio di fabbrica della saga, segna la sua crescita definitiva, ma lo mette anche su un percorso destinato a incrociare quello di Lucy.

The Ghoul: l’antieroe immortale che viene dal passato

Il terzo protagonista è The Ghoul (Walton Goggin), un cacciatore di taglie spietato, ironico e quasi immortale. Dietro la pelle bruciata dalle radiazioni e la crudeltà, si nasconde Cooper Howard, una star del cinema western pre-Guerra.

La serie costruisce la sua storia con flashback che ci riportano nella Los Angeles degli anni ‘50 e ‘60 (ma nel futuro alternativo del mondo di Fallout), quando Cooper era un attore famoso, marito e padre. Attraverso di lui scopriamo la progressiva deriva del mondo pre-bellico, la crescente influenza della Vault-Tec e la trasformazione della società in una distopia travestita da utopia sorridente.

The Ghoul è alla ricerca della stessa persona che cercano Lucy e Maximus: lo scienziato fuggitivo. Non per ideologia, ma perché rappresenta un lavoro, una fonte di caps, e forse un modo per avvicinarsi alla propria vendetta personale.

La caccia al MacGuffin dove convergono le storie dei 3 protagonisti

Lucy, Maximus e The Ghoul, per motivi diversi, finiscono per inseguire la stessa persona: il dottor Wilzig (Michael Emerson), uno scienziato apparentemente in fuga che nasconde in testa (letteralmente, dentro una cavità metallica) un contenitore segreto.

Wilzig viaggia con un cane da compagnia, CX404, e tenta di raggiungere una destinazione misteriosa. Durante il viaggio, muore lasciando dietro di sé il contenitore, che passa di mano in mano e diventa l’oggetto centrale della prima stagione.

Il contenitore (una testa umana conservata criogenicamente e progettata per essere un componente chiave di un reattore nucleare) è la chiave di un progetto ambizioso: ricreare un mondo abitabile. Tuttavia, le implicazioni morali e politiche di questo piano fanno emergere conflitti molto più profondi.

Il lato oscuro dei Vault

La serie comincia lentamente a rivelare ciò che i fan dei videogiochi conoscono bene: i Vault non erano rifugi, ma laboratori sociali, luoghi di esperimenti disumani sotto il controllo della Vault-Tec.

Attraverso flashback legati alla vita pre-Guerra di Cooper si scopre che la Vault-Tec aveva un ruolo cruciale nella corsa agli armamenti nucleari ed era interessata a far scoppiare la Guerra per poter implementare i propri piani di “ricostruzione controllata” della civiltà.

La rivelazione più devastante arriva quando Lucy, alla fine della stagione, riesce a ritrovare suo padre Hank e a scoprire la verità sul Vault 33: gli abitanti sono cloni, creati per mantenere una popolazione “controllata e replicabile”. Gli stessi soprintendenti, tra cui Hank, sono dirigenti Vault-Tec che hanno scelto di vivere nei Vault come nuove divinità di un’umanità post-apocalittica.

Lucy comprende di essere una cavia in un esperimento morale: creare persone perfette e innocenti per instaurare una società ideale… al costo della loro libertà e identità.

Hank confessa che il suo rapimento non era previsto e che il Vault 32 è stato lasciato al degrado come parte di un esperimento fallito. La sua visione del mondo è completamente distorta: crede davvero che ciò che sta facendo sia necessario per far ripartire la civiltà.

Los Angeles: una nuova frontiera

Le strade dei protagonisti convergono verso la città di Shady Sands, una metropoli che secondo la storia dei videogiochi avrebbe dovuto rappresentare il cuore della Nuova California Republic. Ma quando Lucy arriva sul posto, scopre una rivelazione cruciale: Shady Sands è stata distrutta da un attacco nucleare molti anni prima.

E questo attentato porta una firma precisa: Hank MacLean.

Lucy realizza che suo padre non è un leader illuminato, ma un uomo disposto a sterminare migliaia di innocenti pur di proteggere gli esperimenti Vault-Tec.

Questa scoperta non solo spezza definitivamente il legame con il padre, ma mette in moto un nuovo conflitto: Vault-Tec è ancora viva, ancora potente, e continua a manipolare il destino del mondo.

Direzione… New Vegas

Dopo le rivelazioni sconvolgenti, Lucy rinnega suo padre e sceglie di non tornare nel Vault, mentre Maximus, dopo aver finalmente ricevuto l’armatura atomica e il titolo di Cavaliere, comincia a dubitare della Confraternita e dei suoi metodi.

Infine The Ghoul riconosce in Hank uno dei responsabili della distruzione del mondo e decide di inseguirlo.., accompagnato dalla stessa Lucy. Direzione? New Vegas. È un chiaro segnale: la storia è solo all’inizio.

Continuate a seguirci, perché prossimamente usciranno nuovi approfondimenti su Fallout!

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The Artful Dodger la seconda stagione dal 10 febbraio in esclusiva su Disney+

A febbraio è in arrivo su Disney+ la seconda stagione di The Artful Dodger, la serie originale australiana di cui mostriamo le prime immagini

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Disney+ ha rilasciato le prime immagini della seconda stagione di The Artful Dodger, serie originale australiana in arrivo a febbraio con i nuovi episodi. Ecco il comunicato stampa della piattaforma che condividiamo con i nostri lettori.


THE ARTFUL DODGER

LA SECONDA STAGIONE DELLA SERIE ORIGINALE AUSTRALIANA

DEBUTTERÀ IL 10 FEBBRAIO IN ESCLUSIVA SU DISNEY+

SONO DISPONIBILI LE PRIME IMMAGINI

Ritornano Thomas Brodie-Sangster, David Thewlis e Maia Mitchell, a cui si aggiungono Luke Bracey, Jeremy Sims e Zac Burgess

Disney+ ha annunciato la data di debutto globale dell’attesa seconda stagione della serie originale australiana The Artful Dodger. Tutti gli episodi saranno disponibili in streaming in esclusiva su Disney+ in Italia dal 10 febbraio 2026.

Jack è tornato! L’Artful Dodger è in guai seri. Ha un appuntamento con il cappio, è braccato dall’ispettore Boxer, il nuovo braccio della legge di Port Victory, e se dovesse vedere la donna che ama, Lady Belle, finirebbe ucciso.

Intanto, Lady Belle è determinata a costruirsi un futuro nel campo della medicina, sfidando le aspettative e mettendosi in pericolo, spinta dall’ambizione e da un amore già appeso a un filo.

Mentre Boxer è in competizione con Jack per l’amore di Belle, l’astuto Fagin trascina Dodger nel loro colpo più pericoloso di sempre, e un assassino è a piede libero. La nuova stagione, con nuovi personaggi e ambientazioni, è più ricca che mai di emozioni, humour, sentimenti, ingegno e inganni.

Questa serie comedy avventurosa, co-creata da James McNamara e ispirata ai personaggi di Oliver Twist, vede protagonisti Thomas Brodie-Sangster (Pistol, La regina degli scacchi) nel ruolo di Jack Dawkins alias Artful Dodger, David Thewlis (Landscapers – Un crimine quasi perfetto, Fargo) in quello di Fagin e Maia Mitchell (Good Trouble, The Fosters) nei panni di Lady Belle Fox.

La seconda stagione introduce nuovi personaggi che alzano la posta in gioco con Luke Bracey (Elvis, La battaglia di Hacksaw Ridge) nel ruolo dell’ispettore Henry Boxer, Jeremy Sims (Mr Inbetween) in quello di Zio Dickie e la stella nascente Zac Burgess (Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi, Ragazzo divora universo) nei panni di Phineas Golden.

I fan potranno assistere al ritorno dei personaggi più amati della prima stagione, nominata agli AACTA Award. Susie Porter torna nel ruolo della formidabile Lady Jane Fox, affiancata da Damien Garvey in quello del Governatore Fox e Tim Minchin nei panni del subdolo Darius Cracksworth. Lucy-Rose Leonard torna nel ruolo di Lady Fanny Fox, molto amata dal pubblico, con Nicholas Burton in quello del Dottor Sneed e Kim Gyngell nei panni del Professore. Luke Carroll e Vivienne Awosoga mantengono ancora una volta l’ordine nell’ospedale, mentre Aljin Abella, Brigid Zengeni e Albert Latailakepa tornano alla carica nei panni della variegata banda di ladri di Fagin.

Kylie Watson-Wheeler, Senior Vice President e Managing Director di The Walt Disney Company Australia e Nuova Zelanda, ha affermato: “Siamo entusiasti che la nostra serie originale australiana molto amata dal pubblico torni con una seconda stagione. Ci saranno più romanticismo, avventura e umorismo tagliente, oltre a diversi volti nuovi.

Il ritorno della serie è una testimonianza del suo successo locale e internazionale e dell’alto livello dei talenti coinvolti, sia davanti che dietro la telecamera.

“Siamo immensamente orgogliosi di portare lo storytelling australiano di qualità sul palcoscenico mondiale e di aver ulteriormente migliorato la produzione con nuovi costumi e scenografie complessi che trasportano il pubblico ancora più in profondità nel mondo adrenalinico di The Artful Dodger”.

Girata a Sydney, in Australia, la seconda stagione di The Artful Dodger è una coproduzione con Curio Pictures di Sony Pictures Television. La seconda stagione è sostenuta dal Governo del Nuovo Galles del Sud (NSW State Government) attraverso il Made in NSW Fund di Screen NSW. Anche la post-produzione e gli effetti digitali e visivi sono stati sostenuti da Screen NSW.

Jo Porter e Rachel Gardner di Curio Pictures sono executive producer e produttori, mentre James McNamara è sceneggiatore ed executive producer

Cameron Welsh (Fondazione, Krypton) è il produttore della serie, mentre Dan Knight, Kate Mulvany e Miranda Tapsell hanno contribuito alla sceneggiatura.

Ben Young (The Twelve, Clickbait), Ben C. Lucas (Nautilus, Ombre nell’acqua) e Gracie Otto (The Artful Dodger, Ladies in Black, Heartbreak High) sono i registi.

La prima stagione di The Artful Dodger è disponibile in streaming su Disney+ in Italia.

Fonte: CS Disney+

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Rivals: prime immagini ufficiali della nuova stagione della serie Disney+

Disney+ ha diffuso le prime immagini della nuova stagione di Rivals la serie drama che vede tra i protagonisti David Tennant

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Sono arrivate le prime immagini ufficiali della nuova stagione di Rivals, serie drama di successo di Disney+. Eccole nel comunicato stampa diffuso dalla piattaforma e che condividiamo con i nostri lettori.


RIVALS

LE PRIME IMMAGINI UFFICIALI DELL’ATTESA NUOVA STAGIONE DELLA PREMIATA SERIE DRAMA

IL DEBUTTO DELLA SERIE È PREVISTO PER IL 2026 SU DISNEY+

Disney+ ha svelato le prime immagini dell’attesa nuova stagione di Rivals, la serie vincitrice di Emmy e BAFTA, basata sul romanzo best seller della compianta Dame Jilly Cooper.

Le immagini ritraggono cinque personaggi iconici, tra cui Lord Tony Baddingham (David Tennant – Doctor Who, Il club dei delitti del giovedì), Rupert Campbell-Black (Alex Hassell – Macbeth, The Boys), Declan O’Hara (Aidan Turner – Poldark, Lo Hobbit), Cameron Cook (Nafessa Williams – Black Lightning, Whitney – Una voce diventata leggenda) e Taggie O’Hara (Bella Maclean – Sex Education, London Tide).

Attualmente in fase di riprese nel Regno Unito, Rivals tornerà nel 2026 con ancora più ironia, passione e colpi di scena. Mentre le lotte di potere e le rivalità si intensificano, l’ambizione guida ogni mossa, spingendo la lealtà al limite.

Ambientata nelle splendide campagne delle Cotswolds e nel mondo glamour e ricco di colpi di scena della televisione britannica degli anni ‘80, la seconda stagione vede il ritorno del cast stellare che ha conquistato i cuori dei fan e della critica, oltre all’arrivo di volti nuovi. Dopo il drammatico finale in sospeso della scorsa stagione, con il destino di Tony appeso a un filo, Lord Baddingham è tornato ed è pronto a vendicarsi, disposto a tutto pur di mantenere l’impero di Corinium senza pari.

Carriere, matrimoni e reputazioni sono in bilico, mentre le vite personali e professionali si scontrano in un mondo in cui i segreti non possono rimanere nascosti a lungo. Audace, emozionante e con momenti indimenticabili, Rivals è una corsa avvincente attraverso un paesaggio di grande bellezza, competizione feroce e decisioni che cambiano la vita, dove il prezzo del successo potrebbe essere qualsiasi cosa.

Rivals, prodotta da Happy Prince, parte di ITV Studios, vede come executive producer Dominic Treadwell-Collins (A Very English Scandal, Holding, EastEnders), Alexander Lamb (Ackley Bridge, The Bay, We Hunt Together), Felicity Blunt, Elliot Hegarty (Cheaters, Ted Lasso), la drammaturga Laura Wade, vincitrice del premio Laurence Olivier (Posh), l’autrice di ‘Rivals’ Dame Jilly Cooper e Jonny Richards, per Disney+ EMEA Scripted Content. Eliza Mellor (Il villaggio dei dannati, Dietro i suoi occhi, Poldark) torna come produttrice. La serie è scritta da Dominic Treadwell-Collins, Laura Wade, Sophie Goodhart, Sam Hoare, Mimi Hare, Clare Naylor, Sorcha Kurien-Walsh e Dare Aiyegbayo, con la regia di Elliot Hegarty, Jamie J Johnson e Dee Koppang O’Leary. Rivals è basata sull’omonimo romanzo, parte della raccolta bestseller Rutshire Chronicles di Cooper. La serie è stata commissionata dall’Executive Director of Scripted Content for Disney+ EMEA, Lee Mason.

Rivals tornerà su Disney+ in Italia e su Hulu negli Stati Uniti. Tutti gli episodi della prima stagione sono disponibili sulla piattaforma streaming.

Fonte: CS Disney+

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