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Fratelli Demolitori: prime immagini del film Prime Video con Bautista e Jason Momoa

Prime Video ha rilasciato le prime immagini di Fratelli Demolitori, film in arrivo nel 2026 sulla piattaforma con Jason Momoa e Dave Bautista

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Prime Video ha rilasciato le prime immagini di Fratelli Demolitori, film action con Jason Momoa e Dave Bautista. Ecco il comunicato stampa e le prime immagini della pellicola, che condividiamo con i nostri lettori.


AMAZON MGM STUDIOS

presenta

FRATELLI DEMOLITORI

Disponibile in tutto il mondo su Prime Video dal 28 gennaio 2026 

Diretto da: Ángel Manuel Soto
Scritto da: Jonathan Tropper
Prodotto da: Jeff Fierson, p.g.a., Jason Momoa, Dave Bautista, Matt Reeves, Lynn Harris, p.g.a.
Con: Dave Bautista, Jason Momoa, Claes Bang, Temuera Morrison, Jacob Batalon, Frankie Adams, Miyavi, con Stephen Root e Morena Baccarin

In questa action comedy, due fratellastri che non si parlano da anni, Jonny (Jason Momoa) e James (Dave Bautista), sono costretti a riunirsi dopo la misteriosa morte del padre. Mentre cercano di scoprire la verità, riaffiorano segreti sepolti e la lealtà viene messa a dura prova, svelando una cospirazione che potrebbe distruggere la loro famiglia. Insieme, sono pronti a demolire qualsiasi cosa si metta sulla loro strada. Ambientato per le strade delle Hawaii, il film è diretto da Angel Manuel Soto (Blue Beetle) e vede la partecipazione anche di Claes Bang, Jacob Batalon, Stephen Root e Morena Baccarin.

Durata: 2 ore e 2 minuti

Ecco le prime foto

Fonte: CS Prime Video

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Fallout Stagione 2×01: Il “Progresso” è tornato (e le teste esplodono che è un piacere)

Fallout è tornato col botto; tra teste che esplodono stile Kenshiro, il segreto del Vault 24 e inquietanti paralleli con i social moderni ecco la recensione dell’episodio 2×01 “The Innovator”

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Stavo aspettando l’uscita della prima puntata di Fallout come uno studente fuori sede aspetta di ritornare a casa, con l’unica differenza che loro spendono 203.848€ per fare 500 km, mentre io ne spendo poche decine l’anno per vedere una delle serie più fighe di Prime Video. E meno male, perché l’investimento ha pagato.

Fallout Ep. 2×01: “The Innovator”

Amazon ha sganciato una bella bomba con la seconda stagione di Fallout e “The Innovator” ci ricorda subito perché ci siamo innamorati di questo disastro nucleare, spazzando via ogni dubbio sul fatto che la serie potesse essersi ammorbidita.

I primi minuti mettono subito le cose in chiaro: questo episodio è letteralmente un tripudio di bastardi e stronzi che si sfrantumano ed esplodono manco stessi guardando una puntata di Ken il Guerriero. La critica loda il ritmo, ma è la violenza improvvisa e grottesca a colpire alla pancia.

Devo essere onesto, non mi aspettavo un inizio così pulp e splatter. Il poveraccio telecomandato che salta in aria mi ha lasciato gasato come una Nuka-Cola sbattuta a mille, per non parlare dell’inizio: quella che pensavo fosse la classica scazzottata fuori dal bar si è trasformata in un frullato di sangue e cervella.

È il biglietto da visita della stagione: il mondo è brutale e la regia non ci risparmia nulla.

Ma dietro tutto questo sangue c’è una filosofia precisa, riassunta in quella frase che rimbomba per tutto l’episodio: “Il mondo potrà anche finire, ma il progresso è inarrestabile”. Nei flashback vediamo un giovane Robert House e la genesi di questo pensiero malato che guida le azioni di Hank MacLean. Hank non è un semplice cattivo, è un burocrate del “progresso” per cui radere al suolo città come Shady Sands non è omicidio, ma semplice “management”.

Una visione agghiacciante che tocca l’apice nella visita al Vault 24, forse la parte più folle per chi ama la lore. Lucy entra aspettandosi il peggio dai “comunisti”, ma la realtà è un’ironia tagliente: quel Vault non ospitava nemici, serviva a crearli. Hanno preso patrioti americani e li hanno torturati con propaganda in loop per trasformarli in comunisti. È tutto così fottutamente attuale che fa paura.

Dimostra che alla Vault-Tec – così come a certi miliardari di oggi, tra chi compra social network per plasmare il dibattito e chi usa le piattaforme per riscrivere la verità – non frega nulla dell’ideologia (rossa o blu che sia). Interessa solo l’algoritmo del controllo. Non conta chi sei, conta chi ha il dito sul bottone del feed (o del Vault).

Mentre fuori è un western nucleare, sottoterra la serie diventa un thriller aziendale ansiogeno. Ho la sensazione che Norm stia diventando uno dei personaggi migliori, e dire che pensavo fosse un errore di sceneggiatura della prima stagione. Da inetto si trasforma in un investigatore letale, e quella frase detta con lo sguardo super cazzuto – “I piani sono complessi, il caos è facile” – lo dimostra.

Lo stress dei sovrintendenti nei Vault 32 e 33 è palpabile, le risorse mancano e la gente sbrocca, ma la soluzione della Vault-Tec è terrificante nella sua semplicità: non democrazia, ma scongelare l’ennesimo manager dal freezer del Vault 31 per ristabilire l’ordine.

In tutto questo delirio di teste che saltano, complotti aziendali e Ghoul pistoleri, però, una domanda sorge spontanea: e Maximus dov’è?

Mentre Lucy cerca suo padre e Norm gioca a fare il detective, l’assenza del nostro Cavaliere preferito pesa. Senza di lui il trio è incompleto, e speriamo che abbia solo perso l’autobus (o il Vertibird) e si unisca alla festa dalla prossima puntata.

In definitiva, è un inizio col botto che mette d’accordo fan e critica. La scrittura è solida, la violenza è al punto giusto e la trama si è espansa in modo intelligente verso New Vegas. Se il resto della stagione mantiene questo livello, mi toccherà tatuarmi Lucy sul braccio!

Voto: 8.5 su 10 (Tappi)

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Collezionismo e Merchandise

Fallout: Il Pip-Boy diventa realtà

Bethesda e The Wand Company lanciano la replica definitiva del Pip-Boy 3000 Mk V di Fallout: con l’approvazione di Adam Savage

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Se avete passato l’ultimo anno a canticchiare “I Don’t Want to Set the World on Fire” e a sognare di uscire dal Vault 33, preparate i vostri Tappi: il Pip-Boy definitivo è arrivato.

Dopo il successo planetario della serie TV di Fallout su Amazon Prime Video, Bethesda ha deciso di alzare l’asticella del merchandising collaborando ancora una volta con The Wand Company (già noti ai collezionisti per le loro impeccabili repliche delle Pokéball).

Il risultato è il Pip-Boy 3000 Mk V, una riproduzione in scala 1:1 che promette di far dimenticare tutte le versioni precedenti.

Non chiamatelo “giocattolo”

Chi ha acquistato le edizioni da collezione di Fallout 4 o Fallout 76 ricorderà la sensazione della plastica leggera. Questa nuova versione cambia completamente registro, puntando al realismo assoluto.

La scocca è realizzata con una combinazione di metallo die-cast (pressofuso) e ABS ad alta densità. Il risultato? Un oggetto freddo al tatto, pesante e solido, che restituisce l’idea di un vero pezzo di tecnologia militare retro-futurista sopravvissuto all’apocalisse. La verniciatura non è lucida e perfetta, ma presenta un finish “weathered” (vissuto), fedelissimo ai props utilizzati sul set della serie TV live-action.

Approvato da Adam Savage

Se avete ancora dubbi sulla qualità costruttiva, sappiate che il Pip-Boy ha superato il test più difficile: quello di Adam Savage (ex MythBusters e volto di Tested).

In un recente video analisi, Savage ha elogiato non solo l’estetica, ma soprattutto l’indossabilità. A differenza delle repliche passate, rigide e scomode, l’interno di questo modello è rivestito in tessuto tecnico e memory foam. Questo dettaglio cruciale permette al bracciale di adattarsi a braccia di diverse dimensioni senza “tagliare” la circolazione o scivolare via, rendendolo perfetto per lunghe sessioni di cosplay in fiera.

Funzionalità: Molto più di un soprammobile

La vera magia, però, sta nel display. Dimenticatevi di dover incastrare il vostro smartphone nello slot: il dispositivo monta un vero schermo LCD integrato.

Ecco cosa può fare:

  • Modalità Orologio: Quando riposto sul suo elegante stand (che funge anche da base di ricarica USB-C), diventa un perfetto orologio da scrivania in stile Vault-Tec.
  • Interfaccia Animata: Visualizza le schermate classiche del gioco, incluse le statistiche S.P.E.C.I.A.L. e le mappe locali, con animazioni fluide nel classico verde fosforo monocromatico.
  • Controlli Fisici: Le manopole e i pulsanti laterali non sono estetici ma funzionanti, permettendo di navigare davvero nei menu del dispositivo.

Prezzo e Disponibilità

Ovviamente, la qualità premium ha un costo. Il prezzo di listino si aggira intorno ai 250 dollari (circa 210/220 euro). Attualmente è disponibile in pre-order sullo store ufficiale Bethesda (e rivenditori partner come IGN Store), con le prime spedizioni previste per l’inizio del prossimo anno.

Il verdetto di PopCorNerd

Per anni i fan hanno chiesto una replica che non sembrasse un giocattolo costoso. Con il Pip-Boy 3000 Mk V, Bethesda sembra aver finalmente capito che il pubblico di Fallout è cresciuto e cerca oggetti da collezione “adulti”. Se avete amato la serie TV o siete veterani della Zona Contaminata dai tempi dei primi capitoli isometrici, questo potrebbe essere il pezzo centrale della vostra collezione.

Attenzione però: il contatore Geiger è simulato, quindi non garantiamo che rilevi le radiazioni reali!

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Road to Fallout 2: Welcome to Vault 33

Ripercorriamo insieme la prima stagione di Fallout, serie TV Prime Video, in attesa dell’arrivo dei nuovi episodi il 17 dicembre!

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Il 17 dicembre debutterà la seconda stagione di Fallout su Prime Video, serie TV tratta dall’omonima saga videoludica di Bethesda, che ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico.

Se non vi ricordate cosa è successo negli episodi della stagione 1, o volete farvi un’infarinatura prima di affrontare un binge watching in preparazione dei nuovi episodi, vi diamo una mano noi di PopCorNerd, con un classico ma efficace “riassunto delle puntate precedenti“.

Dalla vita perfetta del Vault 33 al mondo esterno: la Zona Contaminata

La storia si apre nel Vault 33, una comunità sotterranea apparentemente idilliaca. Lucy MacLean (Ella Purnell) è una giovane donna ottimista, educata e rigidamente legata ai valori da “America anni ’50” che governano la vita dei vault-dwellers: educazione perfetta, gentilezza, comunità. Il mondo in superficie, per lei, non esiste: è solo un ricordo mitizzato di un’epoca perduta.

Il Vault 33, insieme ai vicini 32 e 31, vive secondo un sistema di “scambi matrimoniali” per favorire la coesione tra comunità. Ma il matrimonio combinato di Lucy con un abitante del Vault 32 si trasforma rapidamente in un incubo: gli ospiti si rivelano essere razziatori che hanno massacrato la popolazione del 32 e sono penetrati di nascosto nel 33. L’attacco è brutale, sanguinoso, e culmina con il rapimento del padre di Lucy, il Soprintendente Hank MacLean (Kyle MacLachlan).

Sconvolta e determinata a riportarlo a casa, Lucy decide di fare ciò che nessuno del Vault dovrebbe mai fare: salire in superficie. Equipaggiata solo dalla sua innocenza e da un addestramento teorico, si avventura nel deserto radioattivo: la Zona Contaminata.

Appena emersa, Lucy scopre che la superficie è l’opposto del suo mondo sotterraneo: mutanti, radiazioni, fazioni in guerra, commerci spietati e superstizioni caratterizzano ogni incontro.

Il primo contatto è devastante: Lucy deve difendersi, contrattare e soprattutto imparare a mentire e manipolare, competenze che non ha mai sviluppato. Si imbatte in creature iconiche come i gechi mutanti e scopre la follia degli esseri umani sopravvissuti, ormai adattati alla legge del più forte.

Lucy, però, resta fedele alla sua morale: vuole ritrovare Hank e salvare il Vault 33, convinta che la gentilezza sia ancora possibile.

La Confraternita d’Acciaio e Maximus

Parallelamente alla storia di Lucy, seguiamo Maximus (Aaron Moten), uno scudiero della Confraternita d’Acciaio, un ordine militarizzato che si presenta come difensore della civiltà ma si comporta come una teocrazia tecnologica. Maximus, spesso vittima di bullismo e considerato uno dei ranghi più bassi, sogna di diventare un Cavaliere, pilotare un’armatura atomica e guadagnare rispetto.

Quando un Cavaliere viene ucciso sotto i suoi occhi, Maximus coglie l’occasione e assume la sua identità per portare a termine una missione delicata: recuperare uno scienziato fuggitivo che possiede un misterioso contenitore, un MacGuffin ricercato da più fazioni.

Maximus diventa lentamente un eroe riluttante. Nonostante la Confraternita predichi controllo e dogma, lui mantiene un codice personale confuso ma sincero, spesso in conflitto con l’autorità. L’arrivo dell’armatura atomica, marchio di fabbrica della saga, segna la sua crescita definitiva, ma lo mette anche su un percorso destinato a incrociare quello di Lucy.

The Ghoul: l’antieroe immortale che viene dal passato

Il terzo protagonista è The Ghoul (Walton Goggin), un cacciatore di taglie spietato, ironico e quasi immortale. Dietro la pelle bruciata dalle radiazioni e la crudeltà, si nasconde Cooper Howard, una star del cinema western pre-Guerra.

La serie costruisce la sua storia con flashback che ci riportano nella Los Angeles degli anni ‘50 e ‘60 (ma nel futuro alternativo del mondo di Fallout), quando Cooper era un attore famoso, marito e padre. Attraverso di lui scopriamo la progressiva deriva del mondo pre-bellico, la crescente influenza della Vault-Tec e la trasformazione della società in una distopia travestita da utopia sorridente.

The Ghoul è alla ricerca della stessa persona che cercano Lucy e Maximus: lo scienziato fuggitivo. Non per ideologia, ma perché rappresenta un lavoro, una fonte di caps, e forse un modo per avvicinarsi alla propria vendetta personale.

La caccia al MacGuffin dove convergono le storie dei 3 protagonisti

Lucy, Maximus e The Ghoul, per motivi diversi, finiscono per inseguire la stessa persona: il dottor Wilzig (Michael Emerson), uno scienziato apparentemente in fuga che nasconde in testa (letteralmente, dentro una cavità metallica) un contenitore segreto.

Wilzig viaggia con un cane da compagnia, CX404, e tenta di raggiungere una destinazione misteriosa. Durante il viaggio, muore lasciando dietro di sé il contenitore, che passa di mano in mano e diventa l’oggetto centrale della prima stagione.

Il contenitore (una testa umana conservata criogenicamente e progettata per essere un componente chiave di un reattore nucleare) è la chiave di un progetto ambizioso: ricreare un mondo abitabile. Tuttavia, le implicazioni morali e politiche di questo piano fanno emergere conflitti molto più profondi.

Il lato oscuro dei Vault

La serie comincia lentamente a rivelare ciò che i fan dei videogiochi conoscono bene: i Vault non erano rifugi, ma laboratori sociali, luoghi di esperimenti disumani sotto il controllo della Vault-Tec.

Attraverso flashback legati alla vita pre-Guerra di Cooper si scopre che la Vault-Tec aveva un ruolo cruciale nella corsa agli armamenti nucleari ed era interessata a far scoppiare la Guerra per poter implementare i propri piani di “ricostruzione controllata” della civiltà.

La rivelazione più devastante arriva quando Lucy, alla fine della stagione, riesce a ritrovare suo padre Hank e a scoprire la verità sul Vault 33: gli abitanti sono cloni, creati per mantenere una popolazione “controllata e replicabile”. Gli stessi soprintendenti, tra cui Hank, sono dirigenti Vault-Tec che hanno scelto di vivere nei Vault come nuove divinità di un’umanità post-apocalittica.

Lucy comprende di essere una cavia in un esperimento morale: creare persone perfette e innocenti per instaurare una società ideale… al costo della loro libertà e identità.

Hank confessa che il suo rapimento non era previsto e che il Vault 32 è stato lasciato al degrado come parte di un esperimento fallito. La sua visione del mondo è completamente distorta: crede davvero che ciò che sta facendo sia necessario per far ripartire la civiltà.

Los Angeles: una nuova frontiera

Le strade dei protagonisti convergono verso la città di Shady Sands, una metropoli che secondo la storia dei videogiochi avrebbe dovuto rappresentare il cuore della Nuova California Republic. Ma quando Lucy arriva sul posto, scopre una rivelazione cruciale: Shady Sands è stata distrutta da un attacco nucleare molti anni prima.

E questo attentato porta una firma precisa: Hank MacLean.

Lucy realizza che suo padre non è un leader illuminato, ma un uomo disposto a sterminare migliaia di innocenti pur di proteggere gli esperimenti Vault-Tec.

Questa scoperta non solo spezza definitivamente il legame con il padre, ma mette in moto un nuovo conflitto: Vault-Tec è ancora viva, ancora potente, e continua a manipolare il destino del mondo.

Direzione… New Vegas

Dopo le rivelazioni sconvolgenti, Lucy rinnega suo padre e sceglie di non tornare nel Vault, mentre Maximus, dopo aver finalmente ricevuto l’armatura atomica e il titolo di Cavaliere, comincia a dubitare della Confraternita e dei suoi metodi.

Infine The Ghoul riconosce in Hank uno dei responsabili della distruzione del mondo e decide di inseguirlo.., accompagnato dalla stessa Lucy. Direzione? New Vegas. È un chiaro segnale: la storia è solo all’inizio.

Continuate a seguirci, perché prossimamente usciranno nuovi approfondimenti su Fallout!

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